Nel corso degli ultimi anni l'interesse degli investitori europei per gli ETF ha fatto sì che questi strumenti abbiano aumentato il loro patrimonio guadagnado quota di mercato rispetto ai fondi a gestione attiva. I dati dell'ultimo rapporto di Broadridge, provider di comunicazione finanziaria e di soluzioni tecnologiche applicate alla gestione di asset che ha appena comprato i servizi di FundFile e SaleWatch a Thomson Reuters Lipper, sono eloquenti. A fine giugno del 2013, il 96% del volume dell'industria della gestione europea era investito in fondi gestiti attivamente. La quota di mercato detenuta allora dagli ETF e dai prodotti indicizzati era rispettivamente del 3% e dell'1%. Oggi la fotografia è cambiata in modo significativo.
Sebbene gli europei preferiscano ancora i prodotti a gestione attiva nei loro investimenti, l'interesse verso gli strumenti passivi è aumentato notevolmente. In particolare gli ETF e i prodotti indicizzati hanno strappato in 24 mesi mesi una quota di mercato di 10 punti alla gestione attiva. A fine giusgno di quest'anno, sempre secondo i dati forniti da Broadridge, la parte della torta che corrispondente alla gestione attiva era dell'86%. Il restante 14% è ripartito tra i prodotti indicizzati (8%), che vedono aumentata la loro quota di mercato di sette punti in due anni, e gli ETF, la cui quota è attualmente del 6%, il doppio rispetto a giugno del 2013 (vedi grafico).
A livello globale, il patrimonio totale degli ETF sta per superare i tre miliardi di dollari. In questo senso, il primo semestre del 2015 è stato il migliore nella storia degli ETF. Stando ai dati dell'ultimo rapporto ETP Landscape di BlackRock, su scala mondiale l'industria degli ETF ha registrato 146,1 miliardi di dollari di raccolta netta durante i primi sei mesi dell'anno. Il livello massimo di investimento in ETF raggiunto finora nel corso del primo semestre è stato 123,4 miliardi di dollari registrati nel 2014.
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Fonte: Broadridge
