Quello del fund manager è un mestiere ancora a prevalenza maschile

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Museums Victoria (Unsplash)

Ci sono poche donne nella gestione, ma non ci sono poche donne nell’industria finanziaria. Il risultato (ancorché parziale) emerge da un’analisi condotta da FundsPeople su dati Morningstar Direct e, ove possibile, con la collaborazione dei protagonisti del risparmio gestito italiano. Settore che, con sempre maggiore impegno, si presta a una autoanalisi della condizione femminile e alla condivisione di dati e “consapevolezza”.

L’occasione è data dalla giornata internazionale della donna (che quest’anno è caduta di sabato) ma più in generale la tematica legata alle differenze salariali e di mansione è un tema noto e che si ripercuote su altri gap (vedi quello pensionistico); un effetto domino il cui impatto è amplificato da una componente demografica che non si può ignorare: le donne vivono più a lungo degli uomini, ma vivono peggio.  Si riprende in questa sede il dato Istat 2024, relativo dunque alla sola Italia, per cui la vita media delle donne è pari a 85,2 anni, quella degli uomini a 81,1 anni, ma sull’aspettativa di vita in buona salute i dati cambiano e diventano 57,9 per le donne e 60,5 per gli uomini.

Una visione interessante che FundsPeople sposa, in linea con molte interlocutrici e molti interlocutori del mondo della gestione, è quindi legata anche al beneficio finanziario dato da una maggiore diversità, soprattutto all’interno di board e ruoli apicali delle aziende. Da qui anche le opportunità legate a una maggiore diversity nel mondo della gestione.  

Le donne fund manager

Per questo motivo l’analisi condotta quest’anno si è focalizzata maggiormente sulla presenza femminile tra i gestori italiani. Emerge uno scenario “che invita alla riflessione” in cui la presenza femminile di fund manager (sia lead fund manager sia co-fund manager) è più evidente tra le grandi società di gestione. I numeri sono contenuti, e in molti casi totalmente assenti, nelle SGR più piccole. Nella tabella sono presenti le società coinvolte nell’indagine e i dati relativi al numero di fondi, al numero di fund manager donne, e al numero di fondi gestiti da donne in qualità di lead fund manager o da team in cui sono presenti donne nella gestione.

Nome della SocietàN. di fondiN. di Fund manager donnaNumero di fondi gestiti da FM donna
8a+ SGR*700
AcomeA SGR*1100
Agora Investments SGR300
Alicanto Capital611
Alisei SGR*200
Amundi SGR170NDND
Anima SGR2837113
Anthilia Capital Partners SGR*1111
Arca Fondi SGR89666
BancoPosta Fondi SGR*382ND
BCC Risparmio&Previdenza*1724
Consultinvest AM SGR*2700
Eurizon CapitalND33215
Euromobiliare AM SGR68ND10
Fideuram ISPB AM SGR*1326
FinLabo SIM400
Fondaco SGR*700
Generali AM SGR**1411
Hedge Invest1011
IMPact SGR600
Investitori SGR*8NDND
Kairos Partners SGr1711
Mediobanca SGR44NDND
Mediolanum Gestione Fondi SGR*9NDND
Pharus AM1100
Quaestio SGR*1614
Sella SGR45322
Soprarno SGR1200
Symphonia SGR121ND
Fonte Elaborazione propria su dati Morningstar e dati verificati con le singole società coinvolte riguardandi unicamente i fondi comuni
* Dato Morningstar
** Dato elaborato su dati Morningstar e verifica sul sito della società

L’esercizio di riflessione dell’industria si inquadra all’interno delle tendenze rilevabili a livello internazionale. Secondo il Global Gender Gap Report 2024 del World Economic Forum i movimenti all’interno dei singoli settori industriali vedono quello dei servizi finanziari ancora in basso nella classifica “drop the top” sull’analisi di 16 economie globali (che comprende anche l’Italia) in cui i dati sono in ordine decrescente in base alla percentuale di presenza femminile sia nelle posizioni entry-level sia in quelle C-suite.

Fonte: World Economic Forum

Le donne nell’industria e quelle in ruoli apicali e dirigenziali

FundsPeople ha perciò approfondito anche il tema della percentuale di presenza femminile, sia all'interno delle società sia nei ruoli apicali, nell’industria del risparmio gestito italiano. In questo caso non si è giunti a un dato omogeneo (per queste informazioni FundsPeople ha interrogato direttamente le società di gestione) ma emerge un dato superiore al 50% per cinque delle 30 società coinvolte nell’indagine, nello specifico (e in ordine alfabetico), Amundi SGR (50,56%), Etica SGR (51%), Hedge Invest (50%), Pharus AM (57,89%) e Sella SGR (50,7%). Sopra il 40% si collocano in due: Eurizon Capital (46%) e Kairos (40%). Mentre un dato superiore (o pari) a 30 punti è quello di Agora SGR (30%) Anima SGR (33%) Euromobiliare AM SGR (34%) e Finlabo (35%), segue Alicanto Capital con un 25% di presenza femminile comunicato a chi scrive. Più complesso il dato relativo alle posizioni apicali, per cui non emerge un dato omogeneo confrontabile tra le società per cui si indica esclusivamente il dato relativo ad Amundi SGR (27%) e di Eurizon Capital (33%).