Il co-fondatore della società spiega il processo di azione che mira a generare un cambiamento reale e a dare un significato agli investimenti, tralasciando le etichette.
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Il termine ESG è stato ampiamente utilizzato negli ultimi anni, a dir poco abusato. "Per questo motivo, crediamo che ora ci sia un momento di transizione: da "ESG" a "Impatto". È qui che la nostra offerta si distingue. Vogliamo rappresentare un nuovo modo di pensare che mira a generare un cambiamento reale e a dare un significato agli investimenti, invece di spuntare semplicemente delle caselle o etichettare le cose" parte da cui per spiegare l'offerta di Rize ETF che Rahul Bhushan ha co-fondato. Il successo sempre maggiore dei fondi tematici va rintracciato proprio qui. "Crediamo che un numero crescente di investitori stia cercando di allineare i propri investimenti a quelle che sono le convinzioni personali. Stiamo arrivando alla fine di un'era, in cui gli stili di investimento non erano trasparenti. L'investitore moderno vuole sostenere temi e storie che siano comprensibili, riconoscibili e soprattutto significativi, in un modo che catturi l'immaginazione. L'investimento tematico è stato storicamente di competenza dei venture capitalist, alla ricerca di opportunità nei mercati privati, ma gli ETF tematici hanno portato questo stile di investimento nei mercati pubblici, democratizzando l'accesso e permettendo agli investitori comuni di partecipare a queste opportunità di crescita" spiega l'esperto.
ETF tematici per democratizzare gli investimenti
Bhushan sottolinea dunque la necessità di andare oltre la semplice etichetta da apporre su di un fondo. "Il nostro Rize Environmental Impact 100 UCITS ETF incarna questo pensiero. Il fondo è alla ricerca di coloro che favoriscono la transizione verso un domani migliore. Nello specifico, investiamo nelle 100 aziende più innovative e di impatto che stanno affrontando le sfide climatiche e ambientali più impegnative del mondo. Riteniamo che a mantenere la promessa per un futuro più verde, siano le aziende che si occupano di acqua pulita, veicoli elettrici, energie rinnovabili e idrogeno, efficienza energetica, rifiuti ed economia circolare" commenta.
100 aziende per fare la differenza
Questo fondo è stato recentemente lanciato su Borsa Italiana, a inizio agosto, già presente sulla London Stock Exchange e al Deutsche Börse Xetra e si prevede che sarà quotato anche al SIX Swiss Exchange. Lo strumento. è classificato come un fondo articolo 9 del regolamento SFDR e ha un flusso di cassa pperativo dello 0,55%. "Il Rize Environmental Impact 100 UCITS ETF cerca di investire in aziende che sviluppano e applicano soluzioni relative alle sfide climatiche e ambientali di oggigiorno. Il fondo è costruito appositamente in collaborazione con Sustainable Market Strategies, una società di intelligence ESG indipendente con sede a Montreal e Ginevra. Il fondo sfrutta le loro intuizioni, uniche nel loro genere, e il loro sistema di classificazione proprietario di aziende che sono allineate con gli obiettivi ambientali stabiliti nella tassonomia dell'UE per le attività sostenibili. Il sistema di classificazione affronta tutti i sei obiettivi ambientali: mitigazione del cambiamento climatico; adattamento al cambiamento climatico; uso sostenibile e protezione delle risorse idriche e marine; la transizione verso un'economia circolare; la prevenzione e controllo dell'inquinamento e infine la protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi" afferma Bhushan.
Il co-fondatore della società indica alcune società sulle quali l'ETF investe e che sono Valeo, che offre soluzioni in tutti i segmenti del trasporto personale e che ci aspettiamo possa trarre vantaggi dalle misure UE a riguardo legati al green. Umicore, che gestisce uno degli impianti di riciclaggio di metalli preziosi più sofisticati al mondo e che è posizionata per ottenere elevati ricavi da una transizione verso una economia circolare e infine Donaldson che produce sistemi di filtraggio e controllo dell’inquinamento e che dispone di 2400 brevetti che le consentiranno di trarre vantaggio dai nuovi regolamenti per l’emissione di aria più pulita.