Rendicontazioni PAI per una comunicazione dei temi di sostenibilità sempre più efficiente

“Quello di considerare i PAI nel processo di investimento è un elemento determinante, sia per le gestioni patrimoniali che per i fondi”, ricorda Marco Galliani, responsabile Servizio Wealth Management Direzione Finanza di Cassa Centrale Banca. “La gamma Ethical di NEF richiede un'analisi molto approfondita di ogni singolo strumento finanziario che si va a inserire in portafoglio”. Sulle gestioni patrimoniali, invece, racconta Galliani, per ogni tipologia di investimento c’è “un differente presidio di monitoraggio quantitativo dei PAI, declinato sulle specifiche dello strumento nell’ottica di evidenziare eventuali punti di attenzione”. Quando i dati non sono all’altezza delle aspettative, è necessario un intervento: “Fra le azioni che prevediamo in presenza di alert negativi, la principale è ovviamente quella di riconsiderare la nostra esposizione al singolo investimento, nonché la promozione di iniziative di investor relations e di engagement”.

Silvia Mauri, Senior sales manager & Head of Insurance Business Development di Bnp Paribas Asset Management spiega invece in che modo si svolge l’analisi dei PAI a livello di fondo e di entità di gestione nel caso di BNP Paribas. “Abbiamo pubblicato i PAI obbligatori e volontari per le nostre due entità, BNPP AM France e BNPP AM Lux. Poi ci siamo concentrati sulla pubblicazione dei PAI a livello di singolo fondo, per le strategie che rientrano nell’art 8 e 9 della SFDR”. Queste informazioni vengono pubblicate solo quando di quantità è qualità adeguate. “Vi è ancora un’importante carenza strutturale di informazioni. Con l’entrata in vigore il prossimo anno della Direttiva CSRD e la pubblicazione dei dati a partire dal 2025, le società in funzione della loro dimensione, saranno obbligate via via nel tempo a redigere report di sostenibilità adottando un unico standard di rendicontazione European Sustainability Reporting Standard (ESRS)”. Questo dovrebbe condurre il sistema economico-finanziario verso una maggiore consapevolezza della responsabilità sociale e ambientale. Conclude Mauri: “Nell’attesa che questo cambiamento epocale si realizzi, non solo in Europa ma anche nel resto del mondo, riteniamo opportuno come investitori ingaggiare direttamente le società per accelerare il processo di trasparenza e accesso ai dati che, se pur lento, sarà presto realizzato”.