Risparmio gestito: 120 miliardi di raccolta in un paese che non cresce da 6 anni

Fabio_Galli
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Sono passati tre decadi dall'approvazione della legge n. 77/1983 che introduceva in Italia i fondi comuni di investimento. "30 anni rappresentano un'intera generazione" ha detto Fabio Galli, direttore generale di Assogestioni, durante il messaggio di benvenuto all'evento tenutosi ieri a Palazzo Mezzanotte per celebrare il trentesimo anniversario dall'arrivo dei fondi di investimento in Italia. L'incontro è stato l’occasione per ripercorrere la storia dell’industria del risparmio gestito, una storia di successo e di risultati record, soprattutto negli ultimi due anni quando il patrimonio gestito ha raggiunto il suo massimo storico di 1.536 miliardi di euro. "I fondi comuni rappresentano nei paesi avanzati l'istituzione per sua natura più democratica e più vicina alle esigenze dei risparmiatori" ha spiegato Galli. "L'elemento di successo è stato proprio l'aver reso democratico l'investimento. Entrati ormai nella maturità per esperienza professionale, per dimensione degli attivi gestiti e per il ruolo di sostegno alle imprese, i fondi possono guardare con orgoglio al contributo che hanno saputo dare allo sviluppo economico e civile dell'Italia", aggiunge.

La raccolta netta da inizio anno ha raggiunto quota 120 miliardi in un paese che non cresce da 6 anni. Per trovare un risultato più alto occorre tornare indietro al 1999 quando il settore registrò in dodici mesi entrate nette per un totale di 88 miliardi. Alla fine di quell'anno i fondi di diritto italiano erano gli indiscussi protagonisti del mercato con una quota che sfiorava il 90% del patrimonio complessivo, pari allora a 537 miliardi. Pochi numeri sono sufficienti per testimoniare le profonde trasformazioni che il mercato italiano dei fondi comuni è andato in contro da quel momento, sopratutto per quanto attiene alla competizione e all'arricchimento dell'offerta. a fine ottobre 2014 i fondi censiti da Assogestioni sono circa 4.300 per un patrimonio complessivo promosso di 663 miliardi di euro. L'incidenza dei fondi istituiti nel nostro paese si è ridotta ad un terzo.