Negli ultimi tre mesi dell'anno, la raccolta cala di 15,4 miliardi. Male per tutte le categorie di fondi aperti, eccetto per gli obbligazionari, grazie ai fondi a scadenza.
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Deflussi per 15,4 miliardi negli ultimi tre mesi del 2023. Arrivano i dati ufficiali di Assogestioni in merito al quarto trimestre 2023. E il segno meno, in quota raccolta, continua a farla da padrone, sebbene il patrimonio salga di ben 114 miliardi da fine settembre, portando l’industria ad archiviare il 2023 con 2.338 miliardi. Lo scorso anno, di contro, la raccolta è stata negativa per quasi 50 miliardi di euro. Per le gestioni collettive a salvarsi sono solo i fondi chiusi, che chiudono in positivo con una raccolta di oltre 4 miliardi. I fondi chiusi hanno attratto 2,28 miliardi negli ultimi tre mesi dell’anno, “in particolare quelli mobiliari che investono in strumenti di emittenti non quotati”, ha sottolineato Alessandro Rota, dell’Ufficio studi Assogestioni, presentando i dati.
Spostando lo sguardo sulle gestioni di portafoglio, con masse pari a fine dicembre a 1.095 miliardi (equivalente al 46,8% del totale), spiccano per entità del patrimonio le gestioni istituzionali con 939 miliardi. Nel quarto trimestre la categoria ha registrato circa 9 miliardi di deflussi, condizionati in gran parte dagli 11,70 miliardi fuoriusciti dalle gestioni di prodotti assicurativi.
Fondi aperti, nel 2023 reggono solo gli obbligazionari
Guardando ai soli fondi aperti si è registrato un deflusso per 8,5 miliardi nel trimestre, ma il patrimonio è salito a 1.149 miliardi a fine 2023 (+60 miliardi da settembre). Questo risultato, come spiega Rota, deriva "dall'effetto combinato di tre diversi flussi: da una parte, la raccolta netta negativa, dall'altra un effetto mercato di quasi il 5%, che vale quasi 50 miliardi di euro, e infine un effetto perimetro, per l'ingresso nella segnalazione statistica di un nuovo gruppo di gestione", ovvero il gruppo Finecobank.
Lo spaccato per categoria (vedasi grafico in alto) conferma il trend anticipato dalle mappe mensili provvisorie, con i fondi bilanciati, flessibili e azionari che hanno registrato nel trimestre deflussi rispettivamente per 5,66, 8,34 e 2,59 miliardi di euro. Confermato lo slancio degli obbligazionari, con una raccolta di 7,82 miliardi nel trimestre, che porta a +24 miliardi il dato per l'intero 2023. “Notiamo che i fondi azionari hanno cominciato ad andare in negativo dal terzo trimestre di quest’anno”, ha precisato Rota. “Sostenuti invece i flussi verso gli obbligazionari, grazie alla performance di raccolta dei fondi a scadenza. Proprio gli afflussi verso questi prodotti hanno supportato la raccolta dei fondi italiani. Per contro i cross-border hanno subito deflussi per circa 7 miliardi di euro”.
I dieci gruppi che fanno meglio nel quarto trimestre...