Secondo la mappa Assogestioni, a guidare il mercato ancora una volta i fondi aperti, con 4,1 miliardi di flussi netti in entrata. Prosegue il testa a testa tra fondi azionari e bilanciati (i più richiesti nel 2021).
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Prosegue in territorio positivo la raccolta del risparmio gestito in Italia, che a giugno supera per la prima volta il traguardo storico dei 2.500 miliardi, grazie all’effetto combinato della raccolta e dell’attività di gestione. Lo confermano i numeri diffusi da Assogestioni nella mappa mensile del risparmio gestito che, con le sottoscrizioni registrate a giugno (+5,2 miliardi), in particolare dai fondi di lungo termine (+5,3 miliardi), indica come l’industria abbia registrato una raccolta netta preliminare relativa ai primi sei mesi dell’anno che ammonta a circa 47 miliardi di euro.
Resta costante la partizione del mercato, che vede il 51% degli asset investito in gestioni collettive (1.277 miliardi), e il restante 49% impiegato nei mandati (1.228 miliardi).
I FONDI APERTI GUIDANO LA RACCOLTA
A guidare la raccolta, ancora una volta, sono i fondi aperti con 4,1 miliardi di flussi netti in entrata (+31,8 dall’inizio dell’anno). Le gestioni di portafoglio hanno totalizzato 481 milioni (+12,8 miliardi nello stesso periodo).
Nel dettaglio dei numeri relativi ai fondi aperti, emerge come anche a giugno i prodotti azionari continuano a mantenere il primato sulle scelte dei risparmiatori italiani, con una raccolta di 2,2 miliardi. Seguono a breve distanza i fondi bilanciati (+2 miliardi), che si qualificano come i più richiesti nel primo semestre 2021. Gli obbligazionari segnano infine afflussi per 1,2 miliardi.
CHI SALE E CHI SCENDE A GIUGNO
In merito ai gruppi che raccolgono di più a giugno, in testa alla classifica si posiziona Amundi (quasi 1,5 miliardi di raccolta), seguito dal Gruppo Deutsche Bank (782 milioni). Terzo posto per il Gruppo Intesa Sanpaolo con 665 milioni.
Perdono inveceGenerali (-1,9 miliardi),Franklin Templeton(-134 milioni) e Gruppo Ersel (-87 milioni). “In merito ai dati pubblicati da Assogestioni sull’industria del risparmio gestito in Italia nel mese di giugno 2021” si legge in una nota diffusa da Generali, “si precisa che il risultato di raccolta registrato dal Gruppo Generali è dovuto sia a ribilanciamenti nei portafogli di clienti istituzionali che a deflussi sui fondi monetari all’interno dei mandati assicurativi in gestione”.