Meno di un terzo delle società affiliate ad Assogestioni chiudono il mese in positivo. Molti i big del settore che hanno registrato deflussi. Ecco chi fa meglio e chi fa peggio.
Sembrava che quest'anno dovesse spazzar via le criticità del 2018. Eppure, dopo un primo dato positivo (seppur sfalsato), la raccolta netta di febbraio non dà soddisfazioni all'industria del risparmio gestito. A fare male, come già visto, sono soprattutto i fondi aperti che perdono oltre 1,6 miliardi. Gli investitori hanno preferito investire in prodotti bilanciati e soprattutto obbligazionari (dopo l'allentamento monetario annunciato dalle banche centrali). Rosso per tutti gli altri.
Guardando alle singole società il panorama non è entusiasmante. Quasi tutte le case di gestione di peso chiudono il mese col segno meno, a partire dal gruppo Intesa Sanpaolo che registra deflussi pari a 780 milioni ( - 842 milioni in capo a Eurizon, +62 milioni in capo a Fideuram). Seguono a ruota M&G Investments (-345) e il gruppo Generali (-324 milioni), anche se la compagnia segnala che il risultato di raccolta registrato è dovuto principalmente ad operazioni infragruppo. Male anche Amundi che perde 77 milioni.
Positivo invece il dato di Poste Italiane con +718 milioni ma riferiti quasi tutti alle gestioni di portafoglio (695 milioni, mentre i fondi aperti hanno attirato soltanto 22 milioni), mentre Mediolanum ha ottenuto 163 milioni. Tra i gruppi esteri spicca il dato di Morgan Stanley che con 467 milioni, è il primo per raccolta in assoluto nel mese, seguono Bnp Paribas con 215 milioni e Ubs con 185 milioni. Tra le italiane bene anche Pramerica (69 milioni) e AcomeA (30 milioni). "I nostri partner continuano a premiare un approccio contro corrente ai mercati e una formazione ai consulenti con contenuti di qualità", commenta a riguardo Matteo Serio, socio e direttore commerciale della SGR milanese di Foà e soci. "È un momento particolare per l’industria del risparmio gestito, in raccolta netta negativa da inizio anno. Ritengo che la forte specializzazione di una fund-house sia più gradita rispetto ad approcci più generalisti".
Ecco le società che hanno avuto una raccolta positiva...
Società di gestione |
Raccolta netta |
Patrimonio gestito |
POSTE ITALIANE |
718,2 |
79.204 |
MORGAN STANLEY |
467,5 |
31.720 |
GRUPPO BNP PARIBAS |
215,2 |
28.844 |
UBS ASSET MANAGEMENT |
185,9 |
10.691 |
GRUPPO MEDIOLANUM |
163,2 |
47.113 |
GRUPPO DEUTSCHE BANK |
126,1 |
20.717 |
STATE STREET GLOBAL ADVISORS |
108,5 |
8.685 |
JP MORGAN ASSET MANAGEMENT |
90,6 |
40.166 |
PRAMERICA |
68,9 |
56.492 |
AXA IM |
39,3 |
41.685 |
ACOMEA |
30,0 |
1.832 |
ICCREA |
24,6 |
7.215 |
BANCA FINNAT EURAMERICA |
16,1 |
602 |
CREDITO EMILIANO |
6,7 |
17.563 |
OREFICI |
4,6 |
122 |
GRUPPO BPER BANCA |
4,2 |
3.462 |
PENSPLAN INVEST |
1,0 |
398 |
....e le prime 10 che hanno perso di più a febbraio
Società di gestione |
Raccolta netta |
Patrimonio gestito |
GRUPPO INTESA SANPAOLO |
-780,0 |
313.145 |
M&G INVESTMENTS |
-345,5 |
17.719 |
GRUPPO GENERALI |
-324,7 |
417.427 |
LYXOR |
-309,0 |
11.134 |
KAIROS |
-258,8 |
9.126 |
INVESCO |
-191,2 |
29.171 |
ALLIANZ |
-167,8 |
47.249 |
SCHRODERS |
-112,7 |
18.197 |
GRUPPO MEDIOBANCA |
-103,8 |
9.495 |
AMUNDI GROUP |
-77,4 |
168.142 |
Fonte: Assogestioni. Elaborazione propria.