Risparmio gestito in flessione a settembre, la raccolta si ferma a 31 milioni (contro i 9,3 miliardi di agosto)

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Meghan Griffin, Unsplash

Battuta d’arresto per l’industria del risparmio gestito a settembre. Secondo la mappa mensile di Assogestioni, nel mese la raccolta in Italia è stata pari a 31 milioni di euro (contro i 9,3 miliardi di agosto), mantenendo il dato dall’inizio dell’anno a quota 67 miliardi e un saldo positivo di 15,7 miliardi nel terzo trimestre. In flessione il totale degli asset in gestione, che si assestano a quota 2.540 miliardi contro i 2.561 miliardi di masse registrate ad agosto. Le gestioni collettive attraggono il 51,4% degli investimenti (1.307 miliardi), mentre il 48,6% è impiegato nelle gestioni di portafoglio (1.233 miliardi).

I protagonisti della raccolta sono i fondi di lungo termine, che totalizzano 2,3 miliardi di sottoscrizioni mentre i fondi aperti e chiusi raccolgono, in totale, 773 milioni: uno scarto evidente rispetto agli 8 miliardi di agosto. Indietro i mandati, che registrano 741 milioni di deflussi.

I BILANCIATI GUIDANO LA RACCOLTA

Nel dettaglio i fondi aperti hanno raccolto a settembre 357 milioni, contro i precedenti 7,9 miliardi; mentre i fondi chiusi rialzano la testa e fanno segnare un dato positivo di 416 milioni in netta crescita rispetto ai 69 milioni raccolti ad agosto. In rosso le gestioni di portafoglio che segnano un negativo di 741 milioni alimentato, in particolare, dal cattivo andamento degli istituzionali (-1,7 miliardi contro i 409 milioni di agosto); resta invece in territorio positivo la raccolta retail con 928 milioni (contro i 990 del mese precedente).

I risparmiatori italiani hanno indirizzato le proprie preferenze sui comparti relativi ai fondi bilanciati (+2,3 miliardi) e agli azionari (+1 miliardo), mentre calano gli investimenti in obbligazionari (-665 milioni) e flessibili (-365 milioni); a segnare i maggiori deflussi sono però i monetari (-1,910 miliardi).

I MIGLIORI E I PEGGIORI DI SETTEMBRE

Guardando ai dati di gruppo, Intesa Sanpaolo si conferma in testa alla classifica con oltre 2,2 miliardi di raccolta netta, risultato determinato anche a settembre dalla raccolta di Eurizon che supera i 2 miliardi. In seconda posizione Anima Holding con sottoscrizioni per 385 milioni, seguita dal Gruppo Deutsche Bank con una raccolta netta nel mese pari a 348 milioni.

Nome GruppoRaccolta nettaPatrimonio
Gruppo Intesa Sanpaolo2.211440.660
Anima Holding385184.048
Gruppo Deutsche Bank34828.367
Schroders29827.953
Gruppo BNP Paribas25431.479
Arca24732.925
UBS AM20020.645
Gruppo Mediobanca1349.346
Gruppo Cassa Centrale Banca12910.273
Credito Emiliano11120.736
Dati Assogestioni (in mln di euro). Elaborazione propria.

I dati negativi a settembre vedono importanti deflussi per Poste Italiane, che segna un negativo di 3,257 miliardi, seguita dal Gruppo Generali (-1,097 miliardi). “In merito ai dati pubblicati da Assogestioni sull’industria del risparmio gestito in Italia nel mese di settembre 2021, si precisa che il risultato di raccolta registrato dal Gruppo Generali è dovuto prevalentemente a flussi sui fondi monetari all’interno dei mandati assicurativi in gestione” fa sapere il Gruppo in una nota. In terza posizione nella classifica dei deflussi il dato di Amundi (-486 milioni).

Nome GruppoRaccolta nettaPatrimonio
Poste Italiane-3.257109.190
Gruppo Generali-1.097466.891
Amundi Group-486191.826
Allianz-19653.975
Morgan Stanley-13245.828
Franklin Templeton-8414.026
Axa IM-4648.079
M&G Investments-1114.241
Banca Profilo-4960
Gruppo Banca Intermobiliare-41.198
Dati Assogestioni (in mln di euro). Elaborazione propria.