Risparmio gestito, inversione di tendenza nel primo trimestre

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leonie wise, Unsplash

Meno 426 milioni. È questo il dato che emerge dalla mappa di Assogestioni in merito alla raccolta dei fondi aperti nel primo trimestre dell'anno. Un dato sicuramente più vicino alla parità, rispetto al quarto trimestre 2018 (quando la perdita ruotava attorno agli 8 miliardi), ma che ancora fatica a diventare positivo. Le preferenze dei sottoscrittori, secondo quanto si legge nel documento, da gennaio a marzo di quest'anno si sono rivolte verso i prodotti obbligazionari (+2,2 miliardi), i monetari (+1,4 miliardi) e i bilanciati (+567 miliardi). 

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Grazie all’effetto combinato dei flussi e della gestione, il patrimonio gestito dall’industria raggiunge comunque un nuovo record storico pari a 2.161 miliardi di euro. Includendo il segmento dei mandati, nel trimestre il sistema registra flussi complessivi in entrata per oltre 55 miliardi di euro, in buona parte generati dall'ingresso nel perimetro del risparmio gestito di circa 53 miliardi di euro per effetto di un'operazione di carattere straordinario posta in essere all'interno del gruppo Poste Italiane e consistente nel conferimento alla SGR di gruppo di un mandato istituzionale per la gestione del patrimonio di BancoPosta

Ad ogni modo, rispetto ai deflussi per oltre 4 miliardi di euro degli ultimi tre mesi del 2018, al netto dell'operazione di Poste Italiane, la raccolta del primo trimestre del 2019 segna un'inversione di tendenza ed è comunque positiva per circa 2 miliardi di euro.

PIR al palo

Come anticipato dagli esperti e come già evidente nel trimestre precedente, i PIR restano immutati: si registrano 72 fondi aperti PIR compliant promossi da 33 gestori, mentre a raccolta netta di questi prodotti è ferma.