Ad evidenziarlo sono i numeri forniti da EFAMA: il loro patrimonio netto è cresciuto del 7,3% su base annua, avvicinandosi a quota 60.000 miliardi di euro.
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Le buone performance dei mercati finanziari sulla scia della ripresa economica seguita alla scoperta del vaccino abbinate all'assenza di rendimenti per il denaro fermo sui depositi bancari. Queste due delle principali forze che continuano a trainare l'industria dei fondi di investimento a livello globale, che ha messo a segno nel primo trimestre del 2021 un nuovo record di volumi.
È quanto emerge dalle statistiche che EFAMA ha appena pubblicato. Secondo l'ente che rappresenta gli asset manager a livello europeo, il patrimonio dei fondi nel mondo è cresciuto del 7,3% a fine marzo, per raggiungere la quota record di 59.200 miliardi di euro. E a comporre questa cifra, oltre alla rivalutazione del mercato, hanno contribuito anche significativi afflussi di denaro. I fondi di investimento a lungo termine hanno infatti ricevuto flussi in entrata per 807 miliardi di euro, un risultato nettamente superiore ai 584 miliardi del quarto trimestre. Dato ancor più positivo, se si sommano i 218 miliardi registrati dai fondi del mercato monetario.
Per area geografica sono stati gli Stati Uniti a contribuire maggiormente a questo traguardo, con 445 miliardi di euro di raccolta, pari al 55%. Seguono la regione Asia-Pacifico con 304 miliardi di euro e l'Europa con 198 miliardi di euro.
EUROPA, GUIDANO I PRODOTTI AZIONARI
Per asset class, la maggior parte della nuova raccolta è stata maturata grazie ai prodotti azionari, principalmente a causa del successo che hanno riscosso in Europa. Infatti, dei 293 miliardi di euro destinati ai fondi di borsistici, ben 133 miliardi sono provenuti dagli investitori del Vecchio Continente. Al contrario, negli Stati Uniti si è osservato un maggior appetito per i fondi sul reddito fisso. E ciò nonostante il fatto che negli USA si parlasse già da tempo del rischio di una normalizzazione nelle politiche monetarie, sia attraverso il ritiro graduale degli stimoli che attraverso i primi rialzi dei tassi. Timori che sono poi diventati tangibili dopo l'ultima riunione della Fed. Negli Stati Uniti, i flussi verso i fondi a reddito fisso sono stati pari a 199 miliardi di euro, il 75% del totale.
Se l'Europa ha fatto la parte del leone per le sottoscrizioni di fondi azionari e gli Stati Uniti per quelle di prodotti obbligazionari, la Cina è stata la migliore sul versante dei multi-asset. Il gigante asiatico ha chiuso il primo trimestre dell'anno con 89 miliardi di euro di vendite nette di questi prodotti, sui 189 registrati a livello globale.
Ultimo dato di interesse, come si vede nel grafico qui sotto, l'Europa è stato l'unico grande mercato mondiale a non aumentare le vendite nette nel primo trimestre, con un'inversione di tendenza rispetto al quarto trimestre del 2020.