A febbraio cresce ancora la raccolta del risparmio gestito, con un risultato positivo per 6,3 miliardi di euro, numeri che fanno salire il saldo complessivo della raccolta netta nei primi due mesi dell’anno a 10,6 miliardi. Lo certifica la rilevazione mensile di Assogestioni. Le masse tuttavia, alla luce dei primi giorni del conflitto in Ucraina e, di conseguenza, delle settimane di tensione che hanno preceduto l’invasione russa, iniziano a mostrare segni di rallentamento rispetto allo scorso anno in linea con l’andamento dei mercati (e anche per il calo fisiologico già rilevato il mese precedente). A fine mese il patrimonio gestito si attesta a 2.508 miliardi “per effetto della flessione dei mercati che l’Ufficio studi quantifica in circa due punti percentuali”, si legge in una nota di Assogestioni che motiva così l’ulteriore contrazione rispetto a 2.551 miliardi rilevati a gennaio. La quota prevalente degli asset, 1.312 miliardi (pari al 52% del totale), è impiegata in fondi aperti e chiusi. Gli investimenti nelle gestioni di portafoglio ammontano a 1.196 miliardi.
Il traino delle gestioni collettive
Le gestioni collettive confermano il ruolo di traino anche nella rilevazione di febbraio, registrando un saldo positivo per 4,2 miliardi (ma in calo rispetto ai 5,5 miliardi di gennaio), con i fondi aperti ancora in testa con una raccolta di 3,9 miliardi (anche qui, però, in calo dai 5,3 miliardi del mese precedente); mentre i fondi chiusi segnalano una sensibile crescita da +269 milioni a gennaio a +316 milioni nell’ultima rilevazione. Nelle gestioni di portafoglio confluiscono 2 miliardi netti, di cui la metà afferenti a mandati retail (1,07 miliardi) mentre gli istituzionali si riportano in positivo rispetto a gennaio (quando avevano registrato un negativo di 2,9 miliardi) con una raccolta di 988 milioni.
A livello di categorie, a febbraio i risparmiatori hanno indirizzato le proprie preferenze in particolare sui fondi azionari (+2,2 miliardi) e sui bilanciati (+1,6 miliardi).
I migliori e i peggiori di febbraio
La classifica dei primi dieci gruppi per raccolta, a febbraio vede un riassetto sul podio con Intesa Sanpaolo che si riporta in testa al ranking (grazie al forte impulso di Eurizon che nel mese ha raccolto 2,1 miliardi) con una performance di raccolta di 2,8 miliardi. Segue in territorio positivo Gruppo Generali, con una raccolta di 1,26 miliardi; mentre in terza posizione si conferma Amundi Group con 688 milioni di raccolta.
Nome Gruppo | Raccolta netta | Patrimonio |
Gruppo Intesa Sanpaolo | 2.817 | 432.342 |
Gruppo Generali | 1.253 | 445.860 |
Amundi Group | 689 | 206.780 |
JP Morgan AM | 416 | 47.377 |
Anima Holding | 381 | 181.247 |
Gruppo Deutsche Bank | 276 | 29.076 |
Gruppo Mediolanum | 256 | 58.579 |
Gruppo Mediobanca | 214 | 10.552 |
M&G Investments | 206 | 13.884 |
Gruppo Cassa Centrale Banca | 192 | 10.509 |
La classifica dei deflussi vede Poste Italiane in perdita per 944 milioni nel mese, seguita da Schroders (-237,10 milioni) e Gruppo Ersel (-87,40 milioni).
Nome Gruppo | Raccolta netta | Patrimonio |
Poste Italiane | -944 | 105.158 |
Schroders | -237 | 26.634 |
Gruppo Ersel | -87 | 5.251 |
Axa IM | -60 | 46.756 |
Morgan Stanley | -50 | 42.073 |
AcomeA | -50 | 2.539 |
Franklin Templeton | -30 | 13.062 |
State Street Global Advisors | -28 | 7.802 |
Kairos Partners | -25 | 4.486 |
Allianz | -10 | 52.058 |