RNA a prova di investimento, il potenziale del silenziamento dei geni

DNA, immagine pixabay
DNA, immagine pixabay

Gli investitori sono costantemente a caccia dell’innovazione che sarà in grado di generare il cambiamento di domani. Da qualche anno in campo biofarmaceutico stanno emergendo studi e test sulla RNA interference (dall'inglese interferenza a RNA, abbreviata comunemente come iRNA), meccanismo mediante il quale alcuni frammenti di RNA sono in grado di interferire (e spegnere) l'espressione genica. È un fenomeno naturale segnalato per la prima volta nel 1998, facendo conquistare ai suoi scopritori il premio Nobel per la medicina nel 2006. Una tecnologia appunto rivoluzionaria che permette di individuare e inibire certi geni patogeni per ripristinare la salute dei pazienti e migliorare la loro qualità di vita.

Per comprendere l’iRNA e scoprire cosa ci riserva il futuro della medicina basata sui geni è utile confrontarsi con degli esperti di settore. In particolare secondo il dottor Douglas Fambrough, Ph.D., CEO e presidente di Dicerna Pharmaceuticals, ci troviamo agli inizi di una fase rivoluzionaria per la medicina basata sui geni e l’iRNA è solo una delle tante tecnologie dirompenti destinate a cambiare il futuro della sanità. Che si tratti di malattie renali, disturbi neurologici o perfino disturbi legati al consumo di alcol, secondo Fambrough i farmaci basati sui geni potrebbero diventare un approccio sicuro ed efficace per trattare le malattie. Dicerna Pharmaceuticals è una società biofarmaceutica del Massachusetts specializzata nell'iRNA e fa parte dell’ETF Disruptive Technology di Lyxor ETF.

Sulle innovazioni in campo genomico e sanitario sono recentemente stati versati fiumi di inchiostro e termini quali mRNA, terapia genica ed editing genomico sono comparsi sulle prime pagine di tutti i giornali, soprattutto in relazione ai vaccini contro il Covid-19. Ma come funziona l’mRNA? “Conosciamo tutti, credo, il macchinario che ogni giorno fa funzionare il nostro corpo. È costituito principalmente da proteine. Ma abbiamo anche un codice genetico, un ‘insieme di istruzioni’, che codifica tutte le informazioni necessarie per fabbricare queste proteine. Il nostro genoma, questo insieme di istruzioni genetiche, può essere paragonato ad un voluminoso ricettario di 20-30 mila pagine, ciascuna delle quali contenente la ricetta per costruire una specifica proteina”, spiega Fambrough.

“Se ci pensate, portare sul tavolo da cucina un libro così ingombrante, in cui ogni proteina corrisponde ad un piatto preparato, è impossibile. Per fabbricare la proteina occorrerà pertanto fare una copia della pagina che ci interessa e portarla sul piano di lavoro. Tradizionalmente i farmaci erano concepiti per interferire con il macchinario, interagendo con le proteine che vengono fabbricate”, aggiunge l’esperto. L'mRNA, invece, è “la copia di una pagina del ricettario del genoma che è fatta per codificare una proteina specifica. Le società specializzate nell'mRNA si occupano di fornire una copia dall'esterno”, aggiunge Fambrough.

Nel caso dei vaccini, forniscono una copia della proteina virale l’organismo trasforma nella proteina virale in modo che il nostro sistema immunitario possa riconoscerla. “Non è infettiva, perché non abbiamo a che fare con il virus completo, ma si tratta di un meccanismo efficace quando al paziente manca un gene. Permette infatti di rimettere la copia del gene mancante nell'organismo affinché la proteina possa essere fabbricata. Oppure se c'è bisogno che un gene sia più attivo o se c'è carenza di un particolare ormone ecc., è possibile inserirne una copia nell'organismo e produrre maggiori quantità di quell'ormone. Noi facciamo l'opposto. Se un paziente presenta una quantità eccessiva di un particolare gene, la tecnologia dell'interferenza a RNA ostacola la capacità di leggere la copia del gene. Questo meccanismo viene talvolta chiamato silenziamento genico, in quanto impedisce che il gene si trasformi in proteina”, sottolinea l’esperto.  

Tra le tecnologie che lavorano su un set di istruzioni, vi sono la terapia genica e l’editing genomico. “La terapia genica, come viene comunemente chiamata, consiste sostanzialmente nell'inserire una nuova pagina nel genoma. Di conseguenza, se una delle pagine manca o viene danneggiata e smette di funzionare correttamente, è possibile inserire una nuova pagina e una pagina supplementare a sostituzione di quella difettosa. Si tratta di un approccio particolarmente efficace per le malattie genetiche, quando manca un gene o una persona eredita una copia difettosa di un gene da entrambi i genitori”, continua Fambrough.

“L'ultima tecnologia, quella più recente e per la quale al momento non vi sono ancora prodotti approvati a differenza delle altre tre, è l'editing genomico. Si tratta di un meccanismo che permette di entrare nelle singole pagine e modificare letteralmente le parole. Un semplice metodo di modifica consiste nel cancellare delle cose, o ad esempio prendere una pagina e distruggerla. È un po' come l'interferenza a RNA, nel senso che si disattiva il gene rompendolo a livello dell'insieme di istruzioni. E l'effetto è permanente”, sottolinea l’esperto.

Per una serie di ragioni, il fegato è il tessuto più efficace da trattare con l'interferenza a RNA. Ma avendo capito come far funzionare e ottimizzare questo meccanismo nel fegato, Dicerna ha appreso come potremmo modificare e affinare la tecnologia in modo da applicarla ad altri tessuti dell'organismo, come il tessuto polmonare, il tessuto adiposo nonché tessuti o cellule che fanno parte del sistema immunitario. “Questo apre la strada ad un'enorme varietà di applicazioni”, ribadisce Fambrough.

“Inoltre, se si tiene conto delle applicazioni al sistema nervoso centrale per patologie come il dolore cronico o malattie neurodegenerative quali l'Alzheimer o il Parkinson, le applicazioni della tecnologia sono decisamente troppo numerose per Dicerna da sola. Per entrare in queste altre aree terapeutiche, alcune delle quali sono estremamente vaste ed esulano dalla nostra capacità, collaboriamo con società come Roche, Eli Lilly e Novo Nordisk. Per esempio, stiamo lavorando con Roche, una grande multinazionale di portata globale, per sviluppare un programma di trattamento del virus dell'epatite B, che colpisce centinaia di milioni di pazienti in tutto il mondo”, conclude l’esperto.

Scopri qui il nuovo canale podcast ‘One Step Ahead’ di Lyxor ETF. Potrai ascoltare il podcast completo con Dicerna le altre puntate della serie.


Informazioni aggiuntive

Al momento della registrazione del podcast, Dicerna Pharmaceuticals era un titolo detenuto all’interno di Lyxor MSCI Disruptive Technology ESG Filtered (DR) UCITS ETF (ticker Bloomberg: UNIC), conforme all’articolo 8 della normativa SFDR. Anche il gigante svizzero del settore farmaceutico Roche, con cui Dicerna ha collaborato a una terapia RNAi per il trattamento del virus dell'epatite B, è un titolo presente in ETF Disruptive Technology.

Questo podcast è a mero scopo informativo e non deve essere considerato come un consiglio di investimento e/o un'offerta di acquisto di prodotti finanziari. Lyxor International Asset Management, proprietaria del marchio Lyxor ETF, non sostiene o promuove in alcun modo alcuna società o titolo menzionato in questo podcast. Le opinioni e le idee espresse al momento della registrazione di questo podcast non riflettono necessariamente le opinioni e le idee di Lyxor ETF o della sua società di appartenenza, Societe Generale, e possono variare di volta in volta.