Roberta Rudelli (Cordusio Sim): L’opportunità di diversificazione ESG per un migliore profilo rischio-rendimento

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Funds People

Oggi più che mai risulta di fondamentale importanza riuscire a captare i messaggi di un mondo in continuo cambiamento e fornire un’interpretazione lucida e non ovvia del mercato, così da coglierne le opportunità, soprattutto in ottica di medio e lungo periodo. A tal proposito, Roberta Rudelli, responsabile fund selection di Cordusio, spiega a Funds People come dalla SIM osservino da tempo i temi degli investimenti responsabili ed ESG, già integrati nella strategia della società. “Per Cordusio, l’investimento sostenibile e responsabile mira a creare valore per l’investitore finanziario attraverso una strategia di investimento che ha come orizzonte temporale il lungo periodo e che, nella valutazione di imprese, istituzioni, Stati, integra l’analisi di variabili finanziarie con quella di variabili ambientali, sociali e di governance. Con questa tipologia di investimento si mira a raggiungere gli obiettivi senza compromettere la capacità delle future generazioni nel compiere le loro scelte”, afferma la manager. 

Il processo di selezione

In generale, a detta di Rudelli, il processo di selezione fondi che Cordusio mette a disposizione dei propri clienti può essere sintetizzato come segue. Analisi quantitativa: esame delle performance attraverso un algoritmo studiato da Cordusio che classifica 12.000 fondi nelle 222 categorie Morningstar, considerando soprattutto criteri di rischio-rendimento nel medio-lungo termine; approfondimento e confronto con valutazioni indipendenti esterne con l’obiettivo di certificare ulteriormente l’autonomia di Cordusio; analisi qualitativa: conoscenza del gestore del fondo con analisi qualitativa del suo approccio alla gestione del rischio e delle performance; doppia approvazione: i fondi, per essere messi a disposizione dei clienti, devono essere scelti all’unanimità dal team di fund selection e validati dal comitato prodotti di Cordusio; monitoraggio: costante verifica in termini di profilo di rischio e di performance. Solo quelli che superano periodicamente questa fase rimangono a disposizione del cliente.

“ll processo di selezione dei fondi che abbiamo strutturato è rigoroso e da alcuni anni abbiamo incluso anche delle peculiarità ESG. Il processo ha l’obiettivo di coprire tutte le classi di investimento, ma tiene in considerazione la view di mercato interna e le scelte di asset allocation. Le nostre proposte di investimento, insieme a quelle di un desk advice interno alla direzione, sono essenziali per supportare i nostri 100 banker che offrono il servizio di consulenza ‘fee based’ e per questo devono essere chiare, precise e indipendenti. I fondi selezionati da Cordusio sono costantemente monitorati in termini di rischio e performance e, se si parla di un fondo ESG, è necessaria anche la continua verifica di coerenza nel rispetto dell’approccio dichiarato dal gestore in fase di due diligence. Se le caratteristiche per cui i fondi sono stati scelti vengono meno, allora questi sarebbero esclusi tempestivamente dalle nostre buy list”, spiega Rudelli. 

Secondo l’esperta, quelli ESG sono fondi che rappresentano anche un’opportunità di diversificazione per tutti i clienti, in quanto i titoli individuati tendono ad essere diversi per costruzione rispetto ai fondi ad approccio tradizionale migliorando per alcuni aspetti il profilo rischio-rendimento del portafoglio. 

Quattro temi

Come spiega la manager, attualmente, “la nostra direzione investmenti rimane fiduciosa sul quadro globale di crescita economica, ma siamo consapevoli di essere entrati nella fase finale del ciclo economico. Stiamo notando dei segnali di rallentamento dell’economia mondiale, dopo la forte ripresa sincronizzata del 2017 e il rafforzamento del dollaro sta mettendo sotto pressione i mercati emergenti, in particolare quelli con deficit di partite correnti e debito esterno crescenti, come ad esempio Turchia, Argentina e Sudafrica. È chiaro che vi sia un potenziale di rialzo, ma più limitato rispetto agli altri anni, con dei mercati sempre più caratterizzati da incertezza e volatilità”.