Roessing (Pictet AM): "Transizione energetica, l’accelerazione proseguirà nel 2021 e oltre"

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Christian Roessing. Firma: foto ceduta (Pictet AM)

Nel mondo post Covid la transizione energetica è tra le prime voci delle agende dei governi ed è pronta a beneficiare dei piani di stimolo in risposta alla recessione causata dal virus. Un momento favorevole per le aziende che operano nel settore, anche per il generale clima di fiducia per la ripresa dei mercati, grazie al progresso nei vaccini e il sostegno delle Banche Centrali. Ci potrebbero essere degli ostacoli sul percorso, per il ritorno dell’inflazione con impatti sui tassi obbligazionari e possibili prese di profitto sull’azionario. Ma in ottica di lungo periodo, il potenziale delle energie pulite secondo Christian Roessing, senior investment manager di Pictet Asset Management rimane elevato: “L’orizzonte di investimento della transizione all’energia pulita è talmente lungo che situazioni simili rappresentano solo delle opportunità di acquisto”, afferma l’esperto. “I driver alla base del tema mostrano un’accelerazione che proseguirà anche nel 2021 e oltre”, aggiunge.

Presa di coscienza sull’urgenza del tema

L’ottimismo sulle prospettive future del tema è stato favorito dalla pandemia che ha determinato una presa di coscienza globale sui pericoli del cambiamento climatico e la sensazione che occorra accelerare la transizione energetica. "La COVID-19 ha accresciuto la consapevolezza dell’opinione pubblica circa l’importanza di essere circondati da un ambiente sano e l’urgenza di ridurre l’inquinamento atmosferico, combattere il cambiamento climatico e incrementare la sostenibilità di economie e infrastrutture", sostiene Roessing. Un impegno che è stato raccolto anche dalla autorità governative: "A dicembre 2019 la Commissione Europea ha varato lo European Green Deal che fissa l’obiettivo della neutralità carbonica entro il 2050; tale target è stato poi integrato nel bilancio dell’UE e nel piano europeo per la ripresa Next Generation UE. Inoltre, a ottobre 2020 le maggiori economie asiatiche, Cina, Giappone e Corea del Sud, hanno seguito l’esempio, rendendo noti i rispettivi target di azzeramento delle emissioni nette. Infine a dicembre dello scorso anno Boris Johnson ha dato il via alla ‘Green Industrial Revolution’ nel Regno Unito che prevede un’ulteriore netta riduzione delle emissioni di gas serra da qui al 2030", evidenzia Roessing. E anche la prima economia al mondo, gli Stati Uniti, sta compiendo dei passi significativi in questa direzione. Una delle prime decisioni prese dal Presidente Joe Biden è stata proprio il rientro nell’Accordo di Parigi. E anche il piano di rilancio American Jobs Plan ha una forte vocazione green: "Si tratta di un programma da 2.250 miliardi di dollari che prevede significativi investimenti in energie rinnovabili stoccaggio dell’energia tramite batterie, E-mobility, edifici green e semiconduttori e darà quindi ulteriore slancio alla transizione energetica negli Stati Uniti. Di conseguenza nascono nuove opportunità di investimento che dobbiamo essere pronti a cogliere", avverte Roessing.

I settori su cui puntare

Veicoli a guida autonoma, innovazione tecnologica al servizio del risparmio di risorse, energie eolica e solare ed edifici a basse emissioni sono alcuni dei sotto temi della transizione energetica su sui si focalizza il gestore e a cui è esposto il portafoglio del Pictet-Clean Energy, fondo con Marchio FundsPeople 2021 con il rating (B) Blockbuster: "Investiamo in società attive nelle rinnovabili, tecnologie per l’efficienza energetica di edifici, impianti industriali e trasporti, tecnologie abilitanti (dispositivi elettronici a semiconduttore e stoccaggio dell’elettricità tramite batterie) e infrastrutture", afferma. Tra i settori a cui è maggiormente interessato vi è quello della auto elettriche, la cui esposizione nel portafoglio è stata recentemente rafforzata. "Riteniamo che le prospettive per la E-mobility siano particolarmente solide alla luce dell’atteso rimbalzo della produzione di automobili dopo la debolezza del 2020, nonché dell’accelerazione della penetrazione dei veicoli elettrici trainata da migliori economie di scala, crescente consapevolezza dei consumatori e vantaggiosi incentivi da parte delle autorità. Tale trend avrà significativi effetti positivi lungo l’intera catena del valore, in particolare nel segmento dei semiconduttori", spiega.

Nel 2020 Pictet – Clean Energy ha conseguito una performance superiore a quella degli indici azionari globali come l’MSCI ACWI, ed è stato il secondo anno in cui la strategia ha registrato una sovraperformance generalizzata, estesa alla maggioranza dei segmenti in portafoglio, proseguita tanto nelle fasi ribassiste (ad esempio il primo trimestre del 2020) che in quelle rialziste sui mercati: "Tale risultato dipende da un’inversione di tendenza e da un’accelerazione della vera crescita di lungo periodo in molteplici sottotemi che rientrano nell’ambito della transizione alle energie pulite", conclude il gestore.