Rudd (Standard Life): “La Fed ha condizionato i mercati più del previsto”

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Lo Standard Life GARS è tra i fondi alternativi multistrategy e multiasset che maggiore attenzione ha ricevuto da parte degli investitori negli ultimi anni. Lo Standard Life GARS vanta un doppio Marchio Funds People, essendo Preferito dagli analisti e Blockbuster. Con un obiettivo di ritorno di cinque punti al di sopra della liquidità, il fondo, creato nel 2006, ha raggiunto per un lungo periodo l’obiettivo prefissato, anche se da aprile del 2015 fino a metà 2016 ha registrato risultati al di sotto delle previsioni. Adam Rudd, investment director del team multiasset, ha recentemente incontrato Funds People per fare un ripasso della gestione negli ultimi mesi.

“Storicamente un 60% delle nostre strategie ha ottenuto successo, ma nel periodo tra aprile del 2015 e giugno del 2016, il tasso di successo è sceso al di sotto del 50%”, afferma Rudd. Inoltre, continua, “questo calo si è prodotto in un contesto nel quale molti asset hanno registrato un buon comportamento”. Quello che persegue il team di investimento del GARS, composto da 70 professionisti tra economisti, strategist, analisti e gestori, è scommettere sulle idee “genuinamente macro” nel lungo periodo, con una filosofia flessibile e attraverso asset liquidi. Le idee si plasmano, così, in strategie, una trentina all’incirca. Ognuna ha a che fare con un determinato argomento e si cerca una sufficiente decorrelazione fra di loro. Per non soffermarsi su un solo tipo di rischio, è presente un numero ampio di posizioni distribuite tra azionario, credito, obbligazionario, divise, posizioni di valore relativo e volatilità.

“Nel periodo indicato, il nostro tasso di successo è calato del 50%. La politica della Fed, che si è limitata a un unico rialzo dei tassi, ha influito sul mercato molto più di quanto ci aspettassimo. Il fatto di restare corti su alcuni asset statunitensi, il rafforzamento dello yen e la scommessa sull’azionario europeo ci hanno danneggiati”, sostiene Rudd. Per il futuro, l’esperto auspica che un calo simile del livello di successo non si produca più. “La cosa più importante è che contiamo su una grande squadra e che manteniamo la nostra prospettiva di lungo termine, una prospettiva che ha funzionato”, aggiunge.

Per affrontare questo futuro, Rudd spiega alcune delle strategie che sta implementando. “Crediamo che i mercati azionari globali viaggino verso il rialzo. I dati sulla crescita non peggiorano e sembra che l’inflazione stia ritornando, il che potrebbe beneficiare molti bilanci. Tra questi mercati globali, riteniamo che scommettere su compagnie europee per accedere ai mercati globali sia la cosa più giusta. Negli Stati Uniti siamo lunghi sulle banche e corti sul consumo di base. Molte compagnie del settore del consumo hanno raggiunto delle valutazioni molto elevate, mentre le banche potrebbero trarre beneficio dal rialzo dell’inflazione. Questo aumento potrebbe verificarsi se si produce l’aumento previsto di investimenti in infrastrutture. E da questo elemento, l’incremento dell’inflazione, viene anche la nostra scommessa sui tassi reali rispetto a quelli nominali”. Rispetto all’inflazione e a se tornerà ai livelli anteriori alla crisi del 2008, Rudd ritiene che in molte economie sviluppate e in alcune emergenti, l’evoluzione della demografia è un fattore che gioca a sfavore, e tuttavia c’è spazio per un aumento.

Per quanto riguarda la liquidità, invece, l’esperto di Standard Life sottolinea che il suo segreto per occuparsi di questo fattore è investire in asset molto liquidi e mantenere una visione nel lungo termine, ragion per cui non si preoccupano di quello che potrebbe accadere nel breve termine. “Non abbiamo problemi di capacità”, conclude Rudd.