Saldi e ribassi nell’obbligazionario

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Marco Romani

Ci troviamo in una fase di mercato in cui diventa sempre più difficile trovare valore nel mercato a reddito fisso. A tal proposito, Funds People ha intervistato Marco Romani, head of investment advisory di CNP Partners, per approfondire le opportunità nascoste del mercato del fixed income.

In Europa troviamo ancora bassi tassi d’interesse, mentre in USA è già iniziata la fase di rialzo: “La divergenza della politica monetaria, lato governativo, ha riportato i Treasury decennali ad essere molto interessanti, con un rendimento, ad oggi, del 3%”, spiega il gestore. Oltreoceano invece, negli ultimi anni, i rendimenti dei titoli governativi si è ridotto di molto, ad eccezione dell’Italia che in questo periodo d’incertezza politica offre maggiori rendimenti. “Riteniamo che il mercato governativo europeo sia molto caro ed è per questo che, già dallo scorso anno, abbiamo scaricato quest'asset class dai portafogli. Il mercato governativo americano offre sicuramente maggiori opportunità di quello europeo, ma bisogna sempre tenere sotto controllo il rischio di cambio”.

Per quanto riguarda la categoria high yield, al momento, quello americano tratta rendimenti medi del 6% e i mercati emergenti hanno registrato importanti deflussi nel corso degli ultimi mesi. “Tuttavia, ritengo che l’emerging market debt offra ottime opportunità nel lungo termine: è importante un’adeguata analisi dei singoli mercati e settori”.

Invece, per quanto riguarda il corporate investment grade, Romani ci spiega che "le maggiori opportunità sono nascoste in Europa: considerando una duration media di 4-5 anni, il mercato europeo e quello americano trattano rendimenti pressoché simili, ma investendo nel Vecchio Continente non ci esponiamo al rischio di cambio”.

CNP Partners, quali opportunità d’investimento?

“In ottica degli anni a venire, siamo alla ricerca di soluzioni total return, absolute return e uncostrained che permettano un’alta decorrelazione dalle tradizionali asset class sia lato bond sia equity”, spiega il manager. “Quando il mercato scende bisogna avere strumenti che possano muoversi in tutte le direzioni”.

È importante valutare sempre a monte la liquidabilità di un fondo: “Noi utilizziamo solo prodotti UCITS con NAV giornaliero e quindi, indipendentemente dalle condizioni di stress, abbiamo la possibilità di liquidare in giornata l’esposizione in portafoglio".

CNP Partners valuta in modo positivo anche tutte le strategie legate alle variabili ESG: “Non penso affatto che siano una moda del momento; il tema è antico e nasce intorno agli anni settanta. Fermo restando l’importanza del tema, mancano ancora delle metriche di valutazione e una tassonomia comune sotto molti aspetti. Questo rende necessario un maggiore sforzo dal punto di vista 'qualitativo' nell’analisi e nella scelta dei fondi a fianco della classica modellistica quantitativa”, conclude Romani.