Il patrimonio dei fondi immobiliari europei è cresciuto del 10,8% nel 2015, a 460 miliardi di euro, con un’accelerazione rispetto alla media del +7,3% registrata nel 2010-2013. Si consolida anche il mercato italiano, con un patrimonio netto di 45 miliardi di euro (+5% in un anno), patrimonio immobiliare detenuto a 52,1 miliardi di euro (+3,2%) e indebitamento in calo da 30,7 miliardi nel 2014 a 26 miliardi nel 2015. Sono alcuni dei dati emersi dal 28esimo Rapporto su I Fondi immobiliari in Italia e all’estero di Scenari Immobiliari, istituto di ricerca autonomo sul mercato del real estate.
Su scala globale, il patrimonio del mattone ha toccato quota 2.550 miliardi di euro nel 2015, in rialzo del 6,2% rispetto al 2014 e con una previsione di crescita a 2.800 miliardi di euro nel 2018. Andando più nel dettaglio, l’Europa ha visto triplicare il suo patrimonio dal 2000 a oggi mentre il mercato italiano ha moltiplicato per 16 il valore del suo portafoglio. Per il 2016 è prevista una crescita del Nav (Net asset valute, il patrimonio netto italiano) a 48 miliardi di euro e del patrimonio immobiliare detenuto direttamente a 53,5 miliardi di euro.
"Il mercato dei fondi immobiliari italiani è in via di consolidamento e vanta un patrimonio netto di oltre 45 miliardi di euro con buone prospettive di crescita", ha detto Paola Gianasso, vicepresidente di Scenari Immobiliari, a margine della presentazione a Milano. "Dopo una lieve flessione nel biennio 2008-2009, il patrimonio dei fondi operativi negli otto grandi Paesi europei considerati nel Rapporto (Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia, Lussemburgo, Olanda, Spagna e Svizzera) ha ricominciato a crescere a un ritmo medio del 7,3% annuo nel periodo 2010-2013, per accelerare negli ultimi 2 anni, con una crescita del 9,8% nel 2014 e del 10,8% nel 2015". Il settore quindi sembra stia cambiando, con fusioni tra SGR e aperture di nuovi mercati. "È un momento importante per la definitiva affermazione di questo settore", ha precisato Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari.
Il patrimonio dei soli fondi immobiliari europei si attesta sui 460 miliardi. Rispetto al 2000 il patrimonio europeo è quasi triplicato. "Il roe (return on equity) dei fondi immobiliari in Europa è cresciuto del 2,8% in Europa nel 2015, contro il rialzo più tiepido (0,5%) che si è registrato in Italia nello stesso periodo. Anche nel 2016 la performance si manterrà sul trend di un aumento modesto, spinto comunque da un maggiore profilo di rischio. Penso ci potrà essere in Europa un buon ritmo di crescita per i reit (real estate investment trust, le società fiduciarie per gli investimenti in immobili, ndr) e una spinta sempre maggiore sulla diversificazione degli investimenti", ha concluso la Gianasso.
Si annuncia dunque sia una crescita nei reit sia nei patrimoni immobiliari, dal punto di vista dell’incremento patrimoniale per i primi e della capitalizzazione per i secondi. "È probabile anche un aumento dei rendimenti, perchè ci sarà un aumento del profilo di rischio. La tendenza alla diversificazione si deve anche alla fame di rendimenti più elevati. Si confermerà anche un contenimento della leva di debito, con impatto positivo per chi investe".