SdR21, Corcos: "L’industria del risparmio ha saputo mantenere la rotta nel mare agitato dei mercati"

Salone del Risparmio 2021, foto concessa (Assogestioni)

Un settore che ha saputo rispondere con “capacità di adattamento” all’impatto di Covid-19, “prendendosi cura del risparmio degli italiani”. Tommaso Corcos, presidente di Assogestioni ha aperto la conferenza inaugurale del Salone del Risparmio 2021 indicando nella risposta dell’industria del risparmio gestito alle sfide aperte nel 2020 una delle vie principali nella ripartenza del Paese. Lo scorso anno “il Covid ha causato una forte caduta del Pil, superiore anche alla grande recessione, ma altrettanto velocemente si è stabilizzato ed è rimbalzato, e lo stesso è accaduto sui mercati”, ha proseguito Corcos, che ha citato la metafora del “mare agitato”, in cui “la nostra industria ha saputo mantenere la rotta consolidando la crescita patrimoniale anche grazie alle iniziative di banche centrali e governi per stabilizzare la crescita economica e farla ripartire”.

Il riferimento va ai piani portati avanti a livello mondiale, europeo e nazionale, in particolare Next Generation EU fino al Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR): tutte iniziative che “hanno dato respiro ai mercati, e la ripartenza e la raccolta netta ha portato l’industria globale al record di 92.500 miliardi”. Bene anche l’Italia, dove nel 2020 le masse in gestione hanno superato i 2.400 miliardi, “a luglio abbiano superato i 2.500 miliardi – ricorda il presidente di Assogestioni – e la raccolta netta ha raggiunto quasi 58 miliardi”. I numeri sono il risultato di un processo messo in atto dall’industria: “Abbiamo evitato che l’emotività del momento portasse alle decisioni di investimento sbagliate”. Un altro elemento di stabilizzazione significativo è stata la presenza degli investitori istituzionali: con le masse in gestione quasi quadruplicate in 10 anni. “Queste dinamiche hanno avuto un riflesso sull’andamento della redditività in Europa che quest’anno è in discesa, e questa contrazione ha portato l’industria a efficientare gli investimenti, il cost-income è sceso al 59% nel 2020 dal 60 del 2019”.  Il tema dell’efficientamento dei costi richiede un grande sforzo, ha detto Corcos, “perché non deve andare a discapito dell’innovazione né degli investimenti necessari per affrontare le sfide della nostra industria”, e Assogestioni ne ha individuato tre: modello di servizio, sostenibilità e digitalizzazione.

GLI INVESTIMENTI IN ECONOMIA REALE

Corcos ha anche messo l’accento sul tema del rischio indicando come l’industria debba “scegliere i giusti temi di investimento senza inseguire mode o trend”. Un punto importante è quello legato agli investimenti in economia reale, a cui può arrivare un forte sostegno da due prodotti: PIR ordinari e PIR alternativi. “Il 2020 si è chiuso con una raccolta negativa ma nel secondo trimestre 2021 abbiamo avuto una raccolta positiva. Siamo arrivati a 20 miliardi di stock e lo strumento ha investito nei mercati meno capitalizzati oltre 5 miliardi di risorse: si tratta di una grande storia di successo”. Sul tema dello sviluppo sostenibile, Corcos ricorda la responsabilità in capo all’industria del risparmio gestito nel raggiungimento dell’obiettivo Net Zero carbon al 2050, sottolineando come nei primi sei mesi dell’anno la raccolta sui fondi sostenibili sia stata “superiore alla raccolta complessiva di tutti i fondi aperti”. Ultimo tema: tecnologia e trasformazione digitale, per cui “la pandemia ha costituito un catalizzatore di temi presenti da diverso tempo. Infine un richiamo all’azione dei governanti, in quanto “il bene comune e il buon governo costituiscono la base per un progresso sano e sostenibile”, ha concluso Corcos.

RIVERA: “RISPARMIO DELLE FAMIGLIE, VOLANO DI SVILUPPO”

Il compito di delimitare il contesto economico e normativo all’interno del quale si muove oggi l’industria del risparmio gestito è spettato ad Alessandro Rivera, direttore generale del Tesoro. L’importanza dell’industria prende ancora più corpo anche alla luce dello sviluppo che si trova a vivere il nostro Paese, con una crescita superiore a quella media del resto d’Europa e previsioni di un tasso di crescita annuo del 6%. Per questo motivo, “nel Def che aggiorneremo presto scriveremo che i rischi per l’attività economica saranno più contenuti del previsto. L’obiettivo, adesso, è quello di avere tassi di crescita più elevati rispetto a quelli pre-crisi”. In questa fase di rilancio, ha detto Rivera, il risparmio privato può e deve essere un volano di sviluppo.

Il DG del Tesoro ha portato all’attenzione della platea il rilancio dell’unione dei mercati dei capitali in Europa. “È un progetto complesso, articolato e di medio termine – ha detto –, ed è opportuno e utile che ci sia la conferma di uno sforzo congiunto, perché la realizzazione potrebbe dare un contributo rilevante a una crescita economia robusta duratura e sostenibile, in quanto ridurrebbe i rischi e amplierebbe le fonti di finanziamento, contribuendo ad assorbire eventuali shock futuri”.

LAOLUX: “LA DISRUPTION NEI NUOVI MODELLI DI COLLABORAZIONE”

Sul tema della sostenibilità umana e del riconoscimento valoriale delle organizzazioni è intervenuto nel suo keynote speech Frédéric Laloux, uno dei massimi esperti mondiali di organizzazione aziendale. Laolux ha ricordato dal palco del Salone del Risparmio quanto “il nostro attuale modello di organizzazione e gestione aziendale, quello che ci viene insegnato nelle business school, non possa più essere considerato valido”. E ha aggiunto: “C’è un crescente movimento di organizzazioni che stanno mettendo da parte il loro vecchio modello di gestione e adottano forme di collaborazione veramente produttive, profonde e mirate. È da queste che possiamo imparare”.

Secondo Laloux l’industria del risparmio gestito è in grado di anticipare e capire il mondo, “stiamo attraversando un incredibile momento di disruption. E il cambiamento profondo cui assistiamo non è solo in termini di tecnologia e regolamentazione, ma nel modo in cui pensiamo Il mondo”.