Sempre meno appetito per equity Europa, troppa euforia sui bond

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Jeremy Finke, Flickr, Creative Commons

I fondi obbligazionari globali hanno visto nuove forti sottoscrizioni, l’appetito per gli asset emergenti ha iniziato a incrinarsi e gli azionari europei hanno aggiornato il record negativo con la ventinovesima settimana consecutiva di riscatti (-2 miliardi di dollari). Questo secondo i dati Bank of America Merrill Lynch (BAML) pubblicati venerdì scorso. Con un rialzo dei tassi USA visto come probabile a dicembre e prospettive di crescita economica che restano anemiche a livello globale, le Borse e i mercati emergenti hanno perso appeal: i fondi azionari sono stati oggetto dei primi deflussi delle ultime tre settimane, con riscatti per 4,2 miliardi di dollari secondo BAML. Anche i fondi azionari USA hanno registrato una raccolta negativa per 4,4 miliardi, la maggiore delle ultime otto settimane. Restano in territorio positivo i prodotti obbligazionari, ovvero +6,6 miliardi, con gli investitori che in generale sono concordi nel prevedere che i tassi di interesse resteranno a minimi record per un certo periodo, nonostante la stretta Fed. “Uno shock sull’obbligazionario resta il rischio chiave dell’autunno dati i flussi euforici verso asset legati ad aspettative di tassi a zero”, ha scritto BAML nel suo studio, intitolato “Non così in fretta, Mr. Bond”.

Il debito emergente ha attirato flussi per 900 milioni di dollari, la raccolta più debole delle ultime otto settimane secondo BAML. Segnali di disamore anche per i fondi azionari emergenti, con una raccolta scesa ad appena 30 milioni di dollari rispetto agli oltre cinque miliardi della settimana precedente. BAML calcola che, da inizio anno, gli azionari hanno visto uscire circa 132 miliardi di dollari mentre gli obbligazionari globali sono stati sottoscritti per 144 miliardi e i riscatti hanno colpito i monetari per 56 miliardi.