Per la prima volta la regione Asia-Pacifico precede il Nord America, sia in termini di ricchezza sia di popolazione HNWI. Secondo le previsioni di Capgemini la ricchezza globale dovrebbe raggiungere i 100mila miliardi di dollari entro il 2025. I possessori di grandi patrimoni del nostro Paese sono 228.700, +4,5% rispetto al 2014.
Per accedere a questo contenuto
In Italia cresce il numero dei possessori di grandi patrimoni del 4,5% a 228.700 nel 2015, rispetto ai 218.900 del 2014. Tra i fattori di crescita della ricchezza nel 2015, l’aumento del PIL reale dello 0,6%, il risparmio nazionale calcolato come percentuale del PIL migliorato del 18,7% e una capitalizzazione del mercato incrementata del 12,7%. Tra i driver negativi, il report segnala il mercato immobiliare, che ha segnato una riduzione del 2,4% nel 2015. È quanto emerge dalla XX edizione del World Wealth Report pubblicata da Capgemini. Mentre nel 2015 la ricchezza mondiale degli High Net Worth Individual, coloro che vantano un patrimonio personale superiore a un milione di dollari in asset investibili, esclusi immobile di residenza, oggetti da collezione, beni di consumo durevoli e non, ha registrato una modesta crescita del 4%, nell’area Asia-Pacifico l’incremento è stato del 10%, portando la regione ad avere la più alta concentrazione di ricchezza HNWI a livello globale. Per la prima volta la regione Asia Pacifico quindi precede il Nord America, sia in termini di ricchezza sia di popolazione HNWI.
Nel 2015 la ricchezza HNWI in Asia Pacifico ha raggiunto i 17.400 miliardi di dollari con una popolazione HNWI di 5,1 milioni, rispetto ai 16.600 miliardi di dollari e una popolazione di 4,8 milioni del Nord America. Quanto alla ricchezza HNWI mondiale, questa ha raggiunto i 58.700 miliardi di dollari, mentre la popolazione HNWI è cresciuta del 4,9%, raggiungendo i 15,4 milioni di persone nel 2015. Dal 1996, evidenziano i curatori del WWR 2016, la crescita della ricchezza HNWI mondiale è quadruplicata, attestandosi a quasi 59.000 miliardi di dollari; se gli attuali tassi di crescita attuali saranno mantenuti, questa cifra dovrebbe raggiungere i 100.000 miliardi nel 2025. Nonostante i livelli di ricchezza record, il report ha anche evidenziato che oggi solo un terzo (32%) della ricchezza HNWI mondiale è in mano a singoli gestori patrimoniali, il che rappresenta una sfida e un’opportunità di consolidamento degli asset da parte di queste società. “È significativo che solo un terzo della ricchezza HNWI sia al momento affidata alle società di gestione patrimoniale. Il dato dimostra quanto sia grande il potenziale di crescita di queste aziende che possono combinare tecnologia digitale e capacità FinTech con le competenze e le relazioni umane, in modo da offrire ai clienti servizi all’avanguardia”, ha fatto sapere Andrea Falleni, senior vice president, market unit head, financial services and manufacturing di Capgemini Italia.
Continua: “le società in grado di offrire una customer experience digitale integrata che si basa su alti livelli di fiducia dei clienti e su fattori abilitanti quali velocità, flessibilità e facilità d’uso, si troveranno nella posizione ideale per diventare i leader del futuro”. In base ai risultati del report, le società di gestione patrimoniale sono in grado di acquisire una quota maggiore della crescente ricchezza HNWI. Nel 2015 le persone con patrimonio superiore al milione di dollari hanno mostrato sostanzialmente più fiducia nelle società di gestione patrimoniale (+17 punti) e nei mercati finanziari (+30 punti) rispetto ai 12 mesi precedenti. E mentre la fiducia nei singoli gestori è rimasta invariata, il 68% degli HNWI ha espresso soddisfazione per il rapporto instaurato con tali società, un’indicazione della volontà di consolidare maggiormente le proprie risorse presso di loro. Secondo Capgemini, i gestori e i relativi manager devono tuttavia ancora acquisire la maggioranza del patrimonio HNWI investibile. Nel 2015 più ricchezza HNWI (35%) è stata di natura liquida, depositata su conti bancari o in forma di contanti, rispetto a quella affidata ai singoli gestori patrimoniali (32%). La popolazione HNWI under 40 si è dimostrata ancora meno disposta a rivolgersi ai gestori (28%), mentre quella del Nord America ha avuto una propensione maggiore (39%). Per aiutare le società di gestione patrimoniale a sfruttare i crescenti livelli di fiducia e attrarre più asset HNWI, il WWR ha individuato le caratteristiche che gli HNWI ricercano maggiormente in tali aziende. I primi tre servizi che gli HNWI si aspettano quando si tratta di scegliere una società di gestione patrimoniale sono la consulenza di investimento (47%), le competenze di pianificazione finanziaria (40%) e l’accesso agli investimenti (40%). Il report ha anche rivelato che quasi la metà degli HNWI (48%) è prevalentemente orientato all’investimento nella crescita. Dato che un approccio di crescita comporta la tendenza a destinare più risorse a investimenti alternativi, sottolinea Capgemini, le società di gestione patrimoniale potrebbero dover estendere la consulenza a investimenti diversi dai titoli azionari. Infine, gli HNWI iniziano a preferire modelli di pagamento pay-per-performance, chiedendo alle aziende di rivedere i metodi di pagamento più tradizionali.