Sottile (DB WM): “Utilizziamo criteri di valutazione della volatilità ex-post ed ex-ante”

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Deutsche Bank Wealth Management ha un ufficio di gestione a Milano con a capo Luigi Sottile, head of discretionary portfolio manager, che con quello di Ginevra e a Francoforte costituisce i centri d’investimento EMEA. L’ufficio decide in materia d’investimenti e gestioni di portafogli della clientela italiana. Funds People ha voluto intervistare Sottile per capire in che modo la divisione gestisce la volatilità.

“Ciò che abbiamo notato nel 2018 è che la volatilità tende ad aumentare con degli spike molto più alti rispetto allo scorso anno. Ci troviamo in una fase in cui la liquidità si sta riducendo anche se non possiamo parlare ancora di politiche monetarie restrittive. È evidente che sul mercato ci sono dei rischi politici e geopolitici che influenzano la volatilità”, spiega Sottile. “Noi di Deutsche Bank eravamo preparati a un anno più volatile ed è per questo che ci teniamo sott’occhio il posizionamento tattico e il controllo del rischio. Per noi è molto importante la gestione del rischio ed è per questo che facciamo un’accurata due diligence sui fondi”. 

Gestione della volatilità

Il wealth management di Deutsche Bank ha sviluppato dei criteri di valutazione della volatilità ex-post ed ex-ante. “Per quanto riguarda quella ex-post, tutti i nostri mandati sono valutati giornalmente sulla base di tre indicatori: volatilità VaR e CVaR. Questi parametri vengono monitorati dal nostro risk management attraverso degli indicatori stabiliti con un provider esterno”, spiega Sottile. Ex-ante invece vengono utilizzare delle strategie overlay condivise con Francoforte, che mirano a rendere i portafogli più asimmetrici possibili. “Queste applicate a portafogli long only hanno dato in tutti gli scenari critici degli ultimi anni un’ottima prova di tenuta”. 

Deutsche Bank utilizza anche strategie di risk return engineerging, invece che di conditional hedging: “Se la volatilità sale, a quel punto io reagisco, spiega Sottile. “Tuttavia il metodo che preferiamo è cercare di anticipare i picchi di volatilità, attraverso una copertutra ex ante. All’interno delle nostre gestioni multi asset abbiamo bisogno i capire in che maniera la volatilità influenza la nostra asset allocation”.

Prodotti passivi

“Il nostro lavoro di asset allocator lo facciamo con una rigorosa attenzione ai costi e di conseguenza utilizziamo anche prodotti passivi, come possono essere gli ETF, per intercettare bucket di curva in modo da conciliare a una view strategica una tattica", spiega Sottile. “Ciò che osserviamo che tutte anche tutte le strategie di active management stanno riducendo i costi operativi". Le case di gestione con cui lavoriamo hanno tre caratteristiche imprescindibili:

1) La massima trasparenza possibile in termini di look through.

2) Una coerenza nella gestione, ossia di seguire ciò che viene dichiarato nel processo d’investimento.

3) La liquidità del fondo che viene monitorata costantemente in relazione alla strategia.