La SGR ha sempre posto l'accento sull’analisi qualitativa e delle persone, oltre che su quella dei dati quantitativi. Ecco com'è strutturato il processo di selezione dei fondi all'interno della casa.
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L’attività di analisi e ricerca fondi di Kairos inizia dalla due diligence qualitativa. “In Kairos incontrare il gestore è fondamentale, infatti organizziamo meeting one to one, sia con il gestore che con gli analisti e il back office dei fondi che riteniamo essere più interessanti”, spiega Carlo Sturlese, head of Fund Selection del Team Investment Advisory di Kairos Partners SGR. “Mettiamo sempre le persone davanti ai numeri: per questo motivo vogliamo conoscere il team di gestione, analizziamo i singoli curriculum vitae e cerchiamo di capire come vengono prese le scelte d’investimento. E’ fondamentale capire i vantaggi competitivi dei fondi e delle relative società di gestione di appartenenza e gli incentivi economici dei principali attori”.
Dato che il processo di selezione parte dall’analisi qualitativa, in Kairos si guarda più al track record del manager che a quello del fondo. “Può capitare per esempio che inseriamo in portafoglio un fondo che non risulta nel primo quartile delle nostre analisi quantitative, questo perché dalle nostre analisi capiamo per esempio che nel fondo in questione si è insediato un nuovo management team, che magari conosciamo da altre esperienze precedenti e che ha un pedigree e track record ben diverso dal team di gestione precedente, responsabile per la sottoperformance rilevabile da una semplice e superficiale analisi quantitativa.”
Oltre all’analisi qualitativa, alla quale si aggiunge ovviamente una profonda analisi quantitativa, Kairos approfondisce anche le criticità che possono sorgere dall’analisi dei rischi operativi. “Troppo spesso notiamo che chi svolge il nostro lavoro si ferma ad un livello piuttosto superficiale dell’analisi”, prosegue Carlo Sturlese. “Noi invece, una volta superata con successo l’analisi qualitativa e quantitativa, cerchiamo di analizzare con rigore tutti i documenti del fondo partendo ovviamente dall’analisi dei prospetti, dei bilanci, dei portafogli, fino ad arrivare ai DDQ, ai documenti costitutivi del fondo e ai contratti in essere con i diversi service providers del fondo”. Il processo d’investimento si conclude quando tutti e tre i pilastri dell'analisi, la due diligence qualitativa, quantitativa e operativa, vengono soddisfatti. “A questo punto proponiamo la scelta del fondo al Comitato d’Investimento per l’approvazione finale e l’inserimento nei relativi portafogli”.
La responsabilità del team non si limita solo al processo di iniziale di selezione dei fondi, ma anche e soprattutto al monitoraggio continuo di quest’ultimi. “Mensilmente analizziamo i rendimenti ed il posizionamento dei fondi e almeno trimestralmente cerchiamo di incontrare di persona, o comunque di parlare direttamente con il gestore dei fondi in cui siamo investiti per prendere un update. Oltre a ciò, con una cadenza frequente, domandiamo di ricevere ed analizziamo i relativi portafogli per valutarne il grado di liquidabilità in modo indipendente. Per noi è fondamentale che il grado di liquidabilità degli assets in cui siamo investiti sia consistente con i livelli di liquidabilità che offriamo ai nostri investitori".
Con cadenza semestrale, il team analizza gli audited financial statements dei singoli fondi in cui è investito per controllare che, anche in fase di audit, non sia stato rilevato nulla di poco chiaro dagli auditors del fondo. "Cerchiamo talenti che hanno storie di successo in un’ottica di medio-lungo termine”, spiega il gestore. Secondo questa logica la Società ha un medio-basso turnover di portafogli durante l’anno. "Inoltre non abbiamo bias nelle scelte. Investiamo in tutte le principali e più liquide asset classes globali facendo uso di tutte le strategie presenti sul mercato: preferiamo utilizzare fondi attivi nelle assets classes e nelle geografie dove secondo noi sono presenti maggiori inefficienze che riteniamo un gestore attivo possa essere in grado di sfruttare, mentre facciamo un uso più frequente di strumenti passivi per prendere esposizione ai mercati che riteniamo più efficienti, come il mercato azionario americano per esempio”.
Struttura dell’ufficio
Il team Investment Advisory è composto da sei persone a Milano di cui tre seguono la parte relativa ai fondi d’investimento e tre sono dedicate alla selezione dei singoli titoli. Il team si occupa della generazione delle idee di investimento. Gli investimenti in fondi includono il Risparmio Gestito e la Consulenza: offriamo infatti ai nostri investitori diversi profili di rischio rendimento declinato in diverse linee con altrettanti fondi sia nel Gestito che in Consulenza per un totale di masse gestite in Kairos pari a oltre 7 miliardi di Euro.