Dopo che Amundi sembrava il predatore più prossimo al dossier Pioneer, ora sembra che sia Poste a scaldare i motori e a muoversi con forza sul braccio del risparmio gestito del gruppo UniCredit. Un attivismo che, secondo gli analisti di Kepler Cheuvreux, sono partite venerdì scorso con il disimpegno di Posta appunto, gruppo guidato dall’amministratore delegato Francesco Caio (nella foto), dall’accordo con BPM su Anima. Poste ha una quota del 10% nel gruppo dell’asset management Anima, mentre la partecipazione di BPM ammonta al 14,6%.
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