La portfolio manager del fondo European Value della casa di gestione, rating ABC di FundsPeople, ritiene che le recenti turbolenze avranno un effetto duraturo. In questo scenario risultano determinanti l'analisi dei fondamentali delle aziende e l'ottica di lungo periodo.
In un contesto di mercato in cui sono ancora poche le certezze su quali saranno gli impatti del Covid-19 sull’economia, “un approccio disciplinato agli investimenti risulta assolutamente fondamentale”. Ad affermarlo è Florence Taj, portfolio manager del fondo European Value di MFS Meridian, che ha ottenuto nel 2020 il triplo rating ABC FundsPeople. Una soluzione di investimento di punta della casa di gestione, che riscontra grande interesse tra gli investitori e che a partire dall’aprile 2015 è chiusa a nuove sottoscrizioni, con eccezioni molto limitate. Nonostante il rally degli ultimi mesi Taj è dubbiosa che l’economia possa tornare velocemente ai livelli pre-covid: “I mercati si sono ripresi dai minimi di marzo con la prospettiva che, una volta terminato il lockdown, l'economia tornerà alla normalità”, spiega il gestore: “Ci differenziamo da questo punto di vista perché pensiamo che le recenti turbolenze avranno un effetto più duraturo”, afferma.
Indentificare le aziende resilienti nel Covid
I governi e la Banca centrale europea hanno messo in campo ingenti misure di stimolo fiscale e monetario ad arginare la crisi, che si è materializzata sui mercati con la pesante correzione del primo trimestre. Negli scorsi mesi l’azionario europeo ha ripreso quota, ma la volatilità resta elevata, sintomo di una sostanziale incertezza per la ripresa. In questo contesto il focus del gestore è ben ancorato alla filosofia di investimento value alla base del fondo: attenzione rivolta al lungo periodo, ai fondamentali delle aziende e all’evitare i rischi al ribasso. Il Covid ha cambiato le carte in tavola dello scenario economico e alcune aziende sembrano più avvantaggiate di altre. I trasporti aerei o il turismo ad esempio sono stati più penalizzati rispetto al settore tecnologico e del digitale che ha tratto nuova linfa dalle misure di confinamento. “La nostra strategia è molto orientata alle singole aziende piuttosto che ai singoli comparti, per quanto riguarda il nostro processo di ricerca delle idee. Il posizionamento per regione e per settore è quindi un risultato della selezione dei titoli”, afferma Taj. “Siamo in continuo dialogo con il team europeo degli analisti e il più ampio team globale di MFS per capire dove ci sarà la riduzione della domanda, valutando la fattibilità dei modelli di business nei vari settori e identificando le opportunità in quelle che riteniamo essere aziende resilienti. Analizzando il portafoglio, continuiamo ad essere sovrappesati nei settori dei beni di consumo di base, dell'informatica, dell'industria, dei materiali e siamo sottopesati nei settori della sanità, della finanza e dell'energia”, sottolinea.
Fedeltà ad un approccio bottom-up
Florence Taj lavora in MFS sin dal 1999 ed è entrata a far parte del team di gestione del portafoglio della strategia European Value nel 2018. Ha una vasta esperienza come analista, rispetto a diversi settori chiave in Europa, tra cui quello finanziario, dei beni di consumo, del tech hardware, dei media e delle utilities. “Crediamo che la ricerca bottom-up sia il modo migliore per identificare costantemente i titoli che soddisfano i nostri criteri di investimento”, spiega. “In genere, le aziende che rientrano in questa categoria tendono ad avere una value proposition distintiva o superiore rispetto ai competitor, perché hanno, ad esempio, una posizione di costo eccezionale o perché hanno investito nella distribuzione, nel brand o nella ricerca e sviluppo. Di conseguenza, queste aziende hanno una posizione consolidata con i loro clienti che gli garantisce buoni ricavi, costanti e potere nella determinazione del prezzo”, afferma. Grande importanza nella selezione dei ‘cavali vincenti’ è anche rivolta agli aspetti gestionali: "le società con un team consolidato tendono ad avere una leva relativamente contenuta nella loro struttura finanziaria, il che le rende meno vulnerabili in un periodo di recessione come quello attuale”, conclude.