MoneyLens è un progetto che nasce dalla volontà di Schroders di rispondere al bisogno espresso dal 94% dei millenials britannici in una ricerca proprietaria dell’asset manager londinese di essere maggiormente informati sul denaro e il suo utilizzo. A gennaio 2019 il sito lanciato dalla casa di gestione, che attualmente è consultabile solo in lingua inglese e a cui collaborano oltre 20 giovani professionisti legati, seppur con specializzazioni differenti, al mondo finanziario della City, ha raggiunto i 100.000 lettori grazie ad una modalità di presentazione delle tematiche legate al risparmio che spazia dai semplici consigli su come non spendere più di quello che si guadagna, a come iniziare a pianificare il proprio futuro patrimoniale, fino alla presentazione delle caratteristiche delle principali asset class e strumenti di investimento.
“Ci piacerebbe portare questa iniziativa al di fuori del Regno Unito”, afferma Luca Tenani, country head Italy di Schroders, che sottolinea come l’asset manager abbia una lunga tradizione nei progetti legate all’educazione, con particolare attenzione al tema della finanza comportamentale. “Siamo stati i primi a lanciare un progetto in questo ambito nel 2012 che abbiamo chiamato Investimente”, afferma Tenani. “Uno strumento” aggiunge, “che ha aiutato i consulenti a relazionarsi con i risparmiatori su aspetti maggiormente legati alla percezione soggettiva del risparmio e della sua gestione”. Investimente si è poi evoluto in Invest IQ, piattaforma digitale internazionale di valutazione e formazione sulle competenze finanziarie del cliente finale. “Nessuna di queste iniziative”, sottolinea il country head Italy della società, “è legata alla proposizione di strumenti finanziari della casa”. “L’obiettivo”, rivela, “è aiutare gli investitori di oggi e domani ad approcciarsi in modo più consapevole alla gestione del risparmio, riconoscendo in Schroders un attore in grado di portare valore su questo specifico punto”.
Sono due le ulteriori direttrici individuate da Tenani nell’attività di formazione legata alla gestione del risparmio. La prima riguarda il rafforzamento della collaborazione fra associazioni di settore italiane e internazionali e istituzioni per fare in modo di portare il tema ad un pubblico sempre più ampio. La seconda riguarda più specificamente i professionisti impiegati nell’industria. “Reti e case di gestione”, dichiara Tenani, “devono congiuntamente accrescere l’attività sull’educazione finanziaria, per diffondere non solo una maggiore conoscenza dei prodotti per evitare episodi di mis-selling ma anche una più diffusa consapevolezza degli aspetti più generali legati ai mercati”. “Le novità introdotte da MiFID II in tema di product governance”, conclude, “spingono in questa direzione e come industria credo che dobbiamo guardare favorevolmente ad ogni iniziativa che ci permetta di unire le forze in vista del raggiungimento di un più alto livello di cultura finanziaria nel Paese”.