Todeschini (Axa IM): “Il nostro anno di gestione passiva in Italia con gli ETF transparent alpha”

Demis Todeschini (Axa IM)
Demis Todeschini (Axa IM)

A un anno dal lancio della piattaforma dedicata agli ETF, sono quattro i prodotti lanciati da Axa Im su Borsa Italiana. Gestione attiva, sostenibilità e reddito fisso sono i temi predominanti per il nuovo business dell’asset manager, il cui trend di crescita è positivo. Gli AuM hanno infatti toccato quota 1.481 milioni di euro a fine luglio, in crescita del 50% rispetto ai 1.037 milioni di inizio 2023.

“Abbiamo creato una ICAV irlandese molto robusta, a replica fisica, con la potenzialità di essere sfruttata per qualsiasi tipo di ETF nella sua completa evoluzione”, spiega Demis Todeschini, head of ETF sales Italy di Axa Im dal luglio di quest’anno. Si riferisce a ETF passivi ma anche attivi, o quantitativi. Nell’offerta di prodotti dell’asset manager parte del noto gruppo assicurativo, oggi c’è un prodotto passivo a replica fisica dell’indice Nasdaq 100, con un ter di 14 basis point, per soddisfare le esigenze dei clienti che cercano efficienza ma anche convenienza su benchmark noti. Ci sono poi gli ETF attivi che, “benché rappresentino ancora una piccola quota degli investimenti a livello europeo, presentano anche i tassi di crescita più interessanti”, spiega Todeschini nel raccontare i benefici del transparent alpha, la generazione di extra-rendimento rispetto all’indice senza l’assunzione di un bias eccessivo rispetto allo stesso. Secondo i dati di ETFbook oggi gli ETF attivi a livello globale raccolgono AuM per 413 milioni di dollari, una quota irrisoria rispetto agli 8.100 milioni di dollari degli ETF passivi più tradizionali.

Per una realtà come Axa IM, il terzo pilastro non può che essere il fixed income, con focus sul credito. “L’ultimo prodotto quotato in Borsa è infatti di un euro corporate bond Paris Alligned, gestito attivamente, che ben rappresenta la nostra ambizione di ETF provider”, quella di posizionarsi sul mercato come top player, con strumenti innovativi e con attenzione al tema della sostenibilità. “Lanceremo ETF passivi laddove vedremo l'opportunità di essere economici e allo stesso tempo innovativi. Allo stesso modo faremo con gli ETF attivi, combinandoli con l'aspetto ESG, già di per sè un modo di selezionare in modo attivo”.

Nodo costi

I prezzi contenuti, caratteristici dei prodotti a gestione passiva, saranno possibili anche nella versione attiva grazie alle economie di scala tipiche di un grande gruppo come Axa Im, ma l’attenzione ai costi si estende alla qualità degli spread e ai costi di transazione . “Vogliamo espandere le opportunità di investimento tramite ETF, un prodotto che da sempre viene definito democratico perché accessibile a tutti”. Oggi sul mercato europeo e italiano i maggiori utilizzatori di ETF sono i clienti wholesale: fund manager, asset manager, discretionary profilo manager. La clientela retail non muove ancora masse significative, specie se comparate a quelle degli Stati Uniti, dove l’elevato livello di educazione finanziaria favorisce (anche) la gestione patrimoniale autonoma. “In Italia l'industria dei broker online è molto efficiente e i margini di crescita sul segmento retail sono interessanti, ma all’investitore serve ancora la guida dei consulenti finanziari”. Il prezzo per il momento è il fattore che maggiormente attrae l’investitore e per questo, spiega Todeschini, nei prossimi mesi verranno annunciati accordi con piattaforme digitali come Directa, che “permetteranno di rendere disponibili i nostri ETF senza la necessità del pagamento delle trading fee”.