A testimoniarlo sono i dati di EFAMA relativi al secondo e terzo trimestre del 2021. Il patrimonio gestito di fondi aperti e fondi alternativi a livello europeo è cresciuto dell’1,7%, raggiungendo i 20,8mila miliardi di euro.
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Un altro segno positivo. Il patrimonio gestito dei fondi comuni di investimento (UCITS) e dei fondi alternativi (FIA) fa segnare un +1,7% nel terzo trimestre del 2021 raggiungendo così i 20,8mila miliardi di euro secondo le ultime stime pubblicate da EFAMA. Più nello specifico i flussi nei fondi aperti sono aumentati del 2% mentre quelli degli alternativi dell'1,3%.
I flussi netti nei fondi comuni e in quelli alternativi sono stati pari a 200 miliardi di euro, i primi hanno registrato un calo raggiungendo i 179 miliardi di euro (rispetto ai 210 miliardi del secondo trimestre 2021), mentre gli alternativi hanno raccolto 21 miliardi di euro nel trimestre, in crescita se comparati con i 18 miliardi di euro del secondo trimestre 2021.
Scendendo più nel dettaglio dal report di EFAMA si legge che le vendite nette di fondi azionari sono rallentate nel terzo trimestre del 2021, a causa di uno scenario complessivo caratterizzato da una maggiore volatilità, ma, nonostante questo sono rimaste solide. Allo stesso tempo, gli investitori hanno aumentato i loro acquisti di fondi obbligazionari e multi-asset, il che ha permesso loro di diversificare i loro portafogli di investimento.
In questo stesso trimestre gli investitori hanno proseguito con il trend di riduzione di fondi monetari, spostando i loro investimenti verso fondi a lungo termine. Un dato è particolarmente interessante ed è quello relativo al rinnovato interesse delle famiglie europee verso i prodotti del risparmio gestito. Sono stati raggiunti i 117 miliardi di euro nella prima metà del 2021. Dopo i già forti acquisti di fondi nel primo trimestre del 2021 (56 miliardi di euro), gli acquisti delle famiglie europee sono saliti a 61 miliardi di euro nel secondo trimestre del 2021. In questa classifica le famiglie italiane assieme a quelle tedesche sono in testa, ma anche Spagna, Belgio e paesi nordici non si posizionano molto indietro.
"Il primo semestre del 2021 è stato caratterizzato da una significativa riallocazione dei risparmi delle famiglie europee verso i fondi di investimento. Ciò potrebbe riflettere un aumento della consapevolezza delle famiglie sul costo opportunità di risparmiare troppo sui depositi bancari, specialmente in un contesto di tassi di interesse estremamente bassi e aumento dell'inflazione. La domanda sostenuta di UCITS a lungo termine osservata nel terzo trimestre del 2021 suggerisce che gli investitori retail sono rimasti fiduciosi nelle potenziali prospettive di rendimento offerte dagli stessi fondi" ha concluso Bernard Delbecque, senior director for Economics and Research, EFAMA.