Trassinelli (DNCA): “Investire in azioni non sempre significa assumere maggiore rischio”

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Enrico Trassinelli, foto ceduta (DNCA Finance)

DNCA Finance ha chiuso il 2017 con una raccolta di oltre un miliardo di euro. È il quarto anno su cinque che la società conferma questo risultato. “I nostri clienti conoscono bene i nostri prodotti e hanno fiducia nelle nostre soluzioni d’investimento” commenta Enrico Trassinelli, country head di DNCA.

La società offre strategie globali con un approccio di analisi fondamentale basato sulla ricerca di titoli che il mercato sta ingiustamente scontando. “Spesso accade che un titolo appartiene a un settore o area geografica che sta sottoperformando, ma presenta dei fondamentali molto solidi che il mercato non vede salvo poi rivalutare il titolo. Il nostro stile d’investimento, molto semplice e lontano dalla finanza complessa, è ampiamente collaudato da diversi anni”.

Il tema centrale di quest’anno sarà la gestione della componente prudente dei portafogli. Con l’aumento della volatilità e un ciclo economico che sta diventando maturo è fondamentale essere flessibili. “Noi di DNCA consigliamo anche ai clienti più prudenti di aggiungere esposizione azionaria nei portafogli, per avere una speranza di rendimento più tangibile. Gli investitori dovrebbero essere più attenti alla effettiva liquidità e preoccuparsi meno dell’esposizione azionaria. Ciò che ha creato il panico nella crisi passata sono stati i titoli cartolarizzati e titoli strutturati: tutti strumenti con scarsa liquidità in condizioni difficili”, spiega Trassinelli. Tra le strategie offerte da DNCA in questo particolare contesto di mercato troviamo strategie flessibili, obbligazionarie absolute return e convertibili.

Tra le strategie flessibili azionarie troviamo il DNCA Invest Global Leaders con rating Blockbuster Funds People. Il comparto investe in azioni globali del settore growth: permette di cavalcare lo sviluppo tecnologico affrontando questo tema con pragmatismo e una particolare attenzione alla protezione delle performance di breve termine”, spiega il country head. I principali settori d'investimento sono la robotica, il biotech, la sicurezza online e la crescita dei consumi nei Paesi emergenti. L’esposizione azionaria minima del fondo è del 60%, con il restante 40% investito in cash. I titoli selezionati sono equipesati, con una concentrazione del portafoglio su 40-50 asset. “L’obiettivo è di ridurre la volatilità e non correre rischi legati a poche grandi posizioni”. Il comparto investe a livello globale, in Europa e in Asia ma con una bassa esposizione agli Stati Uniti. “Riteniamo che, dato il delicato momento di mercato, gli investimenti in America possano essere ritenuti più rischiosi, date le aspettative di deprezzamento del dollaro e dato che il mercato deve fare i conti con valutazioni molto alte e con un aumento dei tassi d'interesse”.

Un’altra soluzione interessante è il DNCA Invest Convertibles, con doppio rating BC Funds People (Blockbuster-Consistente), che offre dei rendimenti interessanti pur mantenendo un profilo prudente. “Il fondo ha un limite di prudenza intrinseco, e prevede che il 50% dei titoli in portafoglio siano almeno investment grade con un’esposizione valutaria limitata in grandissima parte all’area Euro. In aggiunta, le convertibili offrono la possibilità di rendimenti aggiuntivi grazie alla loro sensibilità all’azionario europeo”, conclude Trassinelli.