Banca del Fucino, la più antica banca privata romana fondata dai principi Torlonia e guidata dalla stessa famiglia, ha individuato, avvalendosi anche del supporto dell’advisor finanziario Rothschild, il Gruppo Barents per l’ulteriore sviluppo futuro nel settore private banking e wealth management di alta gamma. La famiglia e il Gruppo Barents hanno concordato un piano di sviluppo in comune.
L’operazione prevede la firma di un Memorandum of Understanding con il Gruppo Barents e la concessione di una esclusiva per un completamento delle attività di due diligence. Si prevede preliminarmente un ulteriore aumento di capitale di 50 milioni di euro ed il deconsolidamento dell’intero portafoglio di 300 milioni di euro di crediti deteriorati (NPE).
Il piano industriale quinquennale che verrà sviluppato con il Gruppo Barents punta a rafforzare la crescita nel private banking attraverso anche l’aggregazione di altre realtà del settore, l’ingresso di nuovi professionisti attivi nella gestione di grandi patrimoni e la possibile quotazione in Borsa della banca.
“Forti della storia della banca, e delle competenze, della potenza finanziaria e del credit rating di A (Excellent) with stable outlook del Gruppo Barents, crediamo in un futuro che veda sempre di più la specializzazione della nostra realtà nel settore private e wealth management di alta gamma. La famiglia ha già sostenuto un aumento di 30 milioni di euro e questo nuovo passo ci permetterà di portare avanti aggregazioni nel settore. Siamo in sintonia con il management interno e con il Gruppo Barents e crediamo che l’ulteriore rafforzamento patrimoniale e il deconsolidamento totale degli attivi non performing permetteranno di incidere una forte accelerazione alla crescita della banca”, ha dichiarato Alessandro Poma Murialdo, presidente di Banca del Fucino.