Secondo il recente report di Morningstar, gli smart beta crescono sesta sosta. In Europa solo nell'arco dell'anno se ne sono lanciati ben 58, tutti però azionari.
Morningstar ha recentemente pubblicato la terza edizione della Global Guide to Strategic-Beta Exchange-Traded Products, un report dedicato al segmento che esamina flussi, trend e costi a livello globale. Questi strumenti (comunemente detti smart beta), che hanno benchmark differenti da quelli tradizionali a capitalizzazione e mirano a ottenere rendimenti migliori o un rischio più basso, sono saliti del 23% tra giugno 2015 e lo stesso mese del 2016, raggiungendo quota 1.123. Durante lo stesso periodo, il patrimonio gestito complessivo è salito del 6%, da 519,2 miliardi di dollari a 550,5 miliardi.
Se guardiamo al solo mercato europeo, anche qui gli asset sono cresciuti da 32,5 miliardi di dollari a 40,7 miliardi, ossia un incremento pari al 25,4%. Da giugno 2015, in Europa, si è assistito a un aumento di quota di mercato dal 6,3% al 7,5%, ulteriore sprint al trend di crescita osservato dal 2009. Durante lo scorso anno invece sono stati lanciati ben 58 nuovi strategic beta ETP. Nonostante l’intero segmento sia in crescita, le strategie più popolari rimangono comunque quelle azionarie, di cui sette nuovi lanci dell’anno scorso con focus sugli indici azionari. Tuttavia, nell’ultimo anno, gli approcci legati alla volatilità (low volatility/ minimum variance) hanno guadagnato più terreno. Se ne contano oggi 61 in tutto il mondo per un patrimonio gestito di circa 47,5 miliardi.
Ma quali sono le società di strategic beta più grandi in Europa? Prima in classifica è iShares che ha ulteriormente ampliato la sua quota di mercato, rispetto ai competitor, cresciuta dal 7 al 44% in un anno.
SPDR mantiene il secondo posto, ma continua a dipendere dalle sorti della SPDR S&P Dividend Aristocrats ETF US Spyd. Il successo di questo fondo rimane vitale per le performance di State Street, visto che i due terzi del suo patrimonio in ETP strategic beta sono concentrati nel fondo. Terzo e quarto posto poi per Source e Lyxor.
Ecco invece la top ten dei prodotti europei