Il fornitore di dati Pitchbook ha appena pubblicato un rapporto che fa il punto sulla performance del private equity europeo nello scorso anno. Diminuisce il valore delle operazioni, ma aumentano di numero.
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Il fornitore di dati Pitchbook ha appena pubblicato un rapporto che fa il punto sulla performance del private equity europeo nel 2023. La conclusione principale è che l'anno è stato migliore del previsto.
Il valore delle operazioni nel 2023 è diminuito del 26,5% rispetto all'anno precedente, ma il numero di operazioni è aumentato del 4,4 per cento. I valori delle operazioni sono stati superiori del 10-20% rispetto ai livelli precedenti al 2021, dimostrando, secondo il rapporto, la resilienza degli investimenti privati come classe di attività nonostante i venti contrari macroeconomici. Il tasso di deposito della Banca Centrale Europea (BCE) è raddoppiato nel 2023, aumentando il costo del debito per gli sponsor, spesso spingendoli ad adottare una minor leva finanziaria.
I ricercatori di Pitchbook notano un aumento delle operazioni più piccole, principalmente sotto forma di add-on, rispetto ai megadeal che hanno registrato il livello più basso dal 2014. Per contro, i mega-fondi hanno dominato un anno quasi record per la raccolta: solo cinque fondi hanno rappresentato più della metà di tutto il capitale raccolto.
Secondo Pitchbook, sono state registrate vendite per un valore di 263,6 miliardi di euro, una cifra poco diversa da quella dell'anno precedente. Tuttavia, escludendo le mega-uscite, il valore delle vendite è strato inferiore del 24,5% rispetto all'anno precedente.
Raccolta fondi record
Il dato più sorprendente è la raccolta di fondi di private equity. A fronte di dati macro, i fondi europei hanno raccolto quasi 120 miliardi di euro di nuovi capitali attraverso 117 fondi, che è il numero più basso di fondi in oltre un decennio (vedi grafico).
Anche se provvisori, questi dati potrebbero rendere il 2023 un anno record per la raccolta di fondi di private equity in Europa, secondo Pitchbook.
Elevata concentrazione
Il rapporto rileva che il 54,0% del capitale raccolto nel 2023 può essere attribuito a soli cinque fondi (Fondo IX di CVC Capital Partners, Fondo VIII di Permira, Fondo europeo VI di KKR, Fondo VIII di PAI Partners e Fondo europeo V di Bain Capital). La concentrazione di capitali raccolti all'interno dei megafondi ha raggiunto il massimo storico nel 2023, in quanto gli investitori si sono concentrati su gestori esperti di case di fondi affermate e con una comprovata esperienza, come dimostra il fatto che tutti questi fondi hanno avuto almeno cinque fondi precedenti nella loro famiglia.
In vista del 2024, si prevede un rallentamento della raccolta di fondi e quindi una concentrazione di mega fondi ancora maggiore rispetto all'anno scorso. L'attuale contesto macroeconomico rende difficile il lancio del primo fondo da parte dei gestori, sottolineano.