Un risk manager al servizio del cliente

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GotCredit, Flickr, Creative Commons

Tra regolamentazioni sempre più complesse e scenari macroeconomici e finanziari volatili e cangianti, negli ultimi anni la figura del risk manager è diventata essenziale per moltissime aziende, in generale. Soprattutto poi nel settore finanziario. La richiesta di figure competenti in grado di mitigare il rischio è in crescita. Rischio inteso non solo come rischio di mercato ma anche operativo e di credito. Non a caso, come spiega Elena Nugnes, risk manager di Euclidea, la professione può essere suddivisa in tre tipologie: operational risk manager (ovvero colui che “si occupa del rischio di perdita derivante da processi e sistemi interni inadeguati, fattori umani o eventi esterni all’azienda”); il credit risk analyst (“che si occupa dei rischi legati al credito e al finanziamento, e perciò determina le possibilità o probabilità di insolvenza di un debitore”) e il market risk analyst (“chi utilizza la sua esperienza e conoscenza di un determinato settore o di un mercato per fornire consulenza alle società su possibili investimenti, transazioni finanziarie o gestioni di portafogli”).

Ma quali sono le caratteristiche necessarie per poter controllare il rischio? “Per essere risk manager è preferibile avere un background economico, finanziario, matematico e statistico e delle buone attitudini manageriali, dell’organizzazione e della gestione degli eventuali rischi e criticità”, dice Nugnes. “Il risk manager deve possedere ovviamente anche capacità analitiche e di problem solving e avere un occhio per i dettagli. Il carattere gioca quindi un ruolo fondamentale per tale figura. Alle conoscenze quantitative vanno comunque affiancate le competenze qualitative in ambito legale, relative alla regolamentazione e ai principi vigenti e in continuo mutamento che regolano le istituzioni finanziarie. Il risk manager lavora, poi, in collaborazione con tutte le aree di business per garantire un approccio coerente e integrato alla governance dei rischi, perciò è molto importante che sappia lavorare, oltre che indipendentemente, anche in team”.

Nello specifico, l’esperta, poi, esegue controlli sistemici e automatizzati sulle posizioni dei clienti di Euclidea: “per ogni portafoglio, quotidianamente, verifico che non vi sia alcuno sforamento dei limiti per asset class, che sia fully invested e che non ci siano anomalie nel calcolo del rendimento money weighted”, chiarisce Nugnes. Il ruolo del risk manager cura, dunque, anche gli interessi del cliente “in modo tale che questo, come richiesto dalla regolamentazione vigente, sia tutelato nel miglior modo possibile”.