Una previsione (in crescita) per l'industria degli ETF da qui al 2027

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I fondi negoziati in borsa (ETF) rappresenteranno il 24% del patrimonio totale dei fondi entro il 2027, rispetto all'attuale 17%, secondo un nuovo rapporto pubblicato dalla società di consulenza strategica Oliver Wyman con il titolo The Renaissance of ETFs. Alla fine di dicembre 2022, il patrimonio totale gestito dagli ETF raggiungerà i 6,7 mila miliardi di dollari a livello globale, con un aumento di circa il 15% del tasso di crescita annuale composto (CAGR) dal 2010, quasi tre volte più veloce della crescita registrata dai fondi comuni tradizionali.

"La crescita esplosiva degli ETF è stata la tendenza più dirompente degli ultimi 20 anni nel settore della gestione patrimoniale. Prevediamo che nei prossimi cinque anni rappresenteranno circa un quarto di tutte le attività dei fondi. Questo potrebbe diventare un'opportunità strategica per l'industria di creare un franchise di asset in ETF per conto proprio, o di affidarsi a piattaforme white label, che forniscono un'infrastruttura conveniente per i precursori di fondi per lanciare i loro ETF", spiega Kamil Kaczmarski, partner in Insurance and Asset Management di Oliver Wyman.

Una nuova fase di crescita

Dopo la crescita senza precedenti degli ETF, passati dal 12% del totale dei lanci di nuovi fondi nel 2016 al 23% entro il 2022, lo studio conferma che il panorama dei passivi ha appena intrapreso la prossima fase di crescita, questa volta guidata dalla crescita degli asset degli ETF tematici. Questi strumenti stanno guadagnando terreno tra gli investitori che non solo cercano strategie differenziate per battere il mercato, ma sono anche sempre più alla ricerca di prodotti che soddisfino le loro esigenze di investimento ambientale e socialmente responsabile e che permettano loro di entrare in contatto con le problematiche attuali.

Inoltre, la crescente visibilità e accessibilità degli ETF dopo l'adozione da parte degli investitori statunitensi sta determinando un aumento dell'adozione degli ETF anche tra gli investitori europei. Nel 2022, il 13% dei lanci di fondi ETF è avvenuto nei mercati europei, rispetto al 5% del 2016 come mostra il grafico qui sotto.

Il rapporto fornisce una panoramica dettagliata delle tendenze di crescita dell'ultimo decennio e conclude che il recente boom degli ETF sta spingendo i fornitori di fondi più piccoli e i singoli precursori di ETF a lanciare nuovi prodotti di investimento innovativi, semplici e a basso costo, con un impatto maggiore in Europa.

Nuove sfide nel lancio degli ETF

Se da un lato le tendenze favorevoli, come l'aumento della domanda da parte degli investitori retail, i vantaggi fiscali e di costo, la regolamentazione di supporto, la forte domanda di ETF tematici e l'indicizzazione diretta, influenzeranno positivamente le prospettive di crescita degli ETF, dall'altro coloro che intendono lanciare un ETF devono affrontare una serie di sfide. Tra queste, gli alti costi di creazione delle infrastrutture dell'ETF, l'elevato rischio di fallimento e la difficoltà di trovare le persone giuste con esperienza in materia di ETF.

Queste sfide hanno portato all'emergere di fornitori di ETF white label, un modello di business relativamente nuovo che consente ai fornitori di fondi di immettere rapidamente le loro strategie sul mercato. Questi fornitori offrono servizi di gestione fiduciaria degli investimenti, custodia, amministrazione del fondo, gestione del portafoglio, marketing e distribuzione, creando così economie di scala e riducendo il rischio finanziario per i fornitori di fondi più piccoli nel lanciare un ETF.

Qui sotto una previsione per l'industria di ETF al 2027, con un confronto tra Europa e Stati Uniti, (i dati sono espressi in miliardi di dollari).