Il gruppo dà vista alla riorganizzazione del private banking con due strutture: una per i clienti da 500mila euro in su e una dai 5 milioni in su. Ghizzoni chiama Langè (ex Banca Leonardo) alla guida del wealth.
UniCredit ha dato vista alla riorganizzazione del private banking in due strutture distinte. Entrambe saranno dislocate in filiali dedicate sul territorio italiano e fanno riferimento al country chairman, Gabriele Piccini. Così, nell’ambito della strategia di crescita focalizzata sui business ad alto ritorno sul capitale, il gruppo di piazza Gae Aulenti farà ricorso a una società dedicata, che ha la natura di un hub in grado di offrire tutti i servizi di consulenza e gestione degli investimenti a una clientela con più di 5 milioni di euro di patrimonio finanziario. Utilizzerà come veicolo societario l’attuale Cordusio SIM, che sarà poi ribattezzata.
La nuova società utilizzerà quindi un nuovo brand, autonomo rispetto alla banca, avvalendosi appunto della società fiduciaria in Italia e delle strutture internazionali in UK (Trust) e Lussemburgo. In fase di partenza avrà masse per circa 23 miliardi con l’obiettivo di arrivare ai 30 miliardi al 2018. Per garantire questo sviluppo, da Banca Leonardo è arrivato Paolo Langè che sarà amministratore delegato. Il direttore generale sarà Fred Geertman, attuale responsabile della regione centro, la cui posizione verrà ricoperta da Giovanni Forestiero, attuale responsabile della regione Nord Ovest. La seconda struttura si dedicherà a tutti i clienti con patrimoni superiori dai 500 mila euro ai 5 milioni di euro. La responsabilità sarà affidata a Salvatore Pisconti.
La differenza con il passato sta qui: mentre prima il gruppo contava su numerosi clienti facoltosi gestiti direttamente dalla banca, d’ora in avanti tutti coloro che hanno un patrimonio finanziario di questo tipo verranno serviti dai private banker. È previsto, inoltre, un forte potenziamento con ulteriori 200 banker per fare fronte a questa nuova organizzazione. Dario Prunotto, attuale responsabile del network private banking Italy, assumerà la responsabilità della regione Nord Ovest del commercial banking Italy. Il segmento private, con asset per oltre 90 miliardi di euro, ha l’obiettivo di superare i 100 miliardi di patrimonio gestito al 2018.