Unicredit, secondo Ghizzoni c’è spazio per più dividendi rispetto alle previsioni

14607718756_ced7857ce8_z
foto: autor Gaetano Virgallito, Flickr, creative commons

Nel terzo trimestre l’utile netto di Unicredit è salito del 79% a quota 722 milioni, rispetto a un consenso raccolto dalla stessa banca tra 24 analisti che aveva previsto un utile di 493 milioni, includendo la tassazione della quota Bankitalia. Non tenendo conto di quest'ultima voce, la variazione trimestrale sarebbe stata del 16,7%. I ricavi del periodo sono però diminuiti del 2% a 5,6 miliardi, mentre i costi totali sono scesi dell’1,2% a 3,4 miliardi. Il common equity tier 1 ratio fully loaded a fine settembre è stato ari al 10,4%. “Sono soddisfatto degli sviluppi della nostra bottom line in questo trimestre e della nostra solidità patrimoniale”, ha commentato l’ad di Unicredit, Federico Ghizzoni.

I risultati del terzo trimestre di Unicredit supportano il target di utile netto di 2 miliardi per quest’anno. Lo si legge nelle slide di presentazione dei conti al 30 settembre, dove si evidenzia che i risultati del comprehensive assessment della BCE hanno confermano la forza del capitale e la resistenza del bilancio del gruppo. I trend dell’asset quality di gruppo, infatti, hanno mostrato segnali di stabilizzazione in tutte le divisioni, contribuendo ai risultati core della banca. Sotto il profilo della qualità dell’attivo, gli accantonamenti sui crediti sono diminuiti del 49,1% a 754 milioni. “Per noi la priorità è il capitale e siamo in avanti rispetto ai piani. Si sta muovendo meglio delle nostre attese e questo può dare spazio a più dividendi di quanto prevedevamo”, ha aggiunto il manager, precisando che al momento la banca sta facendo accantonamenti per cedole sullo stesso livello dello scorso anno e che “una decisione in merito sarà presa a breve con il cda, alla chiusura dell'esercizio. L’ultima cedola staccata lo scorso 19 maggio è stata di 0,10 euro.

Unicredit continua poi a lavorare sulle cessioni di asset previste dal piano industriale, prevedendo di registrare effetti positivi già nell’ultima parte dell’anno. “Abbiamo concrete discussioni in corso, che possono avere effetti positivi nel quarto trimestre”, ha detto Ghizzoni. Infine, escludendo le operazioni Tltro, finora è stato eseguito il 68% dell'iniziale piano di funding previsto per l’intero anno. Dalla prima asta Tltro di metà settembre Unicredit ha ottenuto fondi per 7,8 miliardi, il massimo dell’allocazione consentita alla banca per l’Italia e, a partire dall’inizio di ottobre, sono stati erogati circa 3 miliardi di crediti alle imprese corporate e alle PMI, in linea con le attese. La richiesta di ulteriori fondi alla prossima asta in programma alla BCE in dicembre, invece, “è attualmente in fase di valutazione”.