Unigestion, quando l’asset management è su misura

Fiona Frick, Group CEO, Unigestion
Fiona Frick, Group CEO, Unigestion

Come differenziarsi in un contesto di business caratterizzato da concentrazione degli attori dell’asset management e avanzata delle gestioni passive? Fiona Frick, Group CEO di Unigestion, società svizzera con sede centrale a Ginevra, analizza per Funds People i principali trend dell’industria, spiegando come sia possibile mantenere la propria identità, nonostante le pressioni provenienti dalla riduzione dei margini e dalla tendenza a concepire la gestione degli attivi come una commodity.

Quattro trend di crescita

“Qualcosa sta cambiando”, afferma Frick, arrivando a parlare di un primo trend di crescita legato alla “rinascita della gestione attiva”. Una ripresa che impone, però, nella visione del Group CEO di Unigestion, un cambiamento rispetto agli standard tradizionali. “Nell’ultimo semestre abbiamo visto un cambio di atteggiamento da parte degli investitori istituzionali”, spiega, “e un rinnovato interesse verso la gestione attiva, in un periodo in cui il rischio delle asset class tradizionali è visto in crescita”. Inoltre, gli strumenti a disposizione dei gestori attivi si sono moltiplicati. “Vent’anni fa la gestione attiva si focalizzava solamente sulla selezione bottom-up dei titoli. Con l’avanzata dei passivi e lo sviluppo degli ETF in ogni asset class e segmento, i gestori attivi possono ricorrere ad un’allocazione dinamica top-down del proprio portafoglio, selezionando uno stile rispetto ad un altro. Per questo motivo nel 2014 Unigestion ha sviluppato una competenza risk-based nel multi-asset, in continuità con quanto già fatto nell’azionario. Inoltre con l’avanzata di big data e machine learning, i gestori attivi possono trovare nuove informazioni e segnali da cui trarre beneficio”.

Il secondo trend di crescita rilevante per la casa di gestione riguarda il bisogno di investimenti alternativi. Questo si divide in due strategie a cui corrispondono altrettante esigenze degli investitori: private equity per ricercare rendimento e liquid alternative per ottenere diversificazione. Il terzo e quarto trend indentificati dal Group CEO di Unigestion fanno riferimento a customizzazione e sostenibilità. “Quando abbiamo iniziato a creare soluzioni ad hoc, la personalizzazione maggiormente richiesta era inerente al risk budget. Siamo passati in seguito ad aspetti regolamentari e poi a come integrare i criteri ESG nella gestione”, dichiara Frick.

Fare la differenza per ogni singolo cliente

“Oltre il 60% delle nostre masse è gestito attraverso soluzioni tailor-made. Crediamo che in questo contesto di mercato la capacità di essere flessibili sia fondamentale per servire clienti che affrontano nuove sfide e ricercano vicinanza da parte di asset manager che offrono una qualità di servizio superiore e più vicina alle esigenze individuali”, rivela la manager. “In Italia, ad esempio”, prosegue, “stiamo raccogliendo idee assieme ai distributori nel campo del private equity per arrivare a soluzioni in grado di portare ad una platea wealth sempre più ampia questa tipologia di investimento”.

La seconda principale novità del 2019, relativa al mercato italiano, è l’accordo con Allianz Bank Financial Advisors per la distribuzione del fondo Multi Asset Navigator, flagship della casa di gestione elvetica, che Frick include tra le soluzioni presenti sul mercato per far fronte al bisogno degli investitori di sostituire la parte difensiva di portafoglio tradizionalmente allocata nello spazio obbligazionario.