Durante un evento de La Française AM tenutosi a Milano, Katja Boeder ha illustrato i criteri del processo di investimento del fondo Mandarine Unique Small & Mid Cap Europe che vanta il rating Consistente Funds People.
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Il proseguimento del forte movimento di rialzo dei mercati, in seguito alla previsione dei mercati della vittoria di Macron in Francia e ad un inizio eccezionale per i risultati del primo trimestre, ha portato l’asset class delle small e mid cap ad approfittare di questa tendenza, registrando un rialzo del 4,5% (contro il 2% dello Stoxx Europe 600). A contribuire alla crescita sono stati tutti i settori, eccetto quello dei servizi pubblici. In tale contesto, il fondo con rating Consistente Funds People Mandarine Unique Small & Mid Cap Europe (YTD 13,32%) ha seguito l’andamento determinato dai primi trimestri positivi. A spiegarlo è Katja Boeder, director international strategy consultant relations di Mandarine Gestion, durante l'Unique Wine Tasting organizzato da La Française Asset Management, lo scorso giovedì 8 giugno a Milano.
Mandarine Gestion, gestore del fondo Consistente Funds People, è una società partner del Gruppo La Française. La Française AM vanta infatti di un modello di business unico basato anche su rapporti di partnership con società specializzate in quattro settori "core", ovvero immobiliare, soluzioni di investimento, finanziamenti diretti e titoli in grado di rispondere alle diverse esigenze della clientela sia istituzionale che retail con efficienza e qualità.
Il team di gestione del fondo è composto dalle tre fund manager Diane Bruno, Marie-Jeanne Missoffe e Marie Guigou, supportate da un analista, Quentin Hoareau, che investono in società a piccola e media capitalizzazione essendo queste uniche e con forte potenziale di crescita. È una gestione attiva basata su convinzioni, senza vincoli di indice o settore. Il processo di investimento è di tipo growth, dove i gestori incontrano regolarmente tutte le società inserite nel portafoglio, con una media di cinque incontri a settimana. Il primo step del processo è l’identificazione dell’universo “unique”, applicando i criteri di unicità. In particolare, viene costruito un universo di investimento unico di circa 350 titoli, che funge da punto di partenza del processo di stock picking, tenendo in cosiderazione quattro criteri, l’unicità data dalla mancanza di concorrenti quotati in Europa, la quota di mercato gobale maggiore al 25%, un’esposizione geografica particolare e infine la capacità tecnologica in grado di creare o cambiare un mercato.
In secondo luogo, in questo universo, viene effettuata la selezione delle azioni con forte potenziale di crescita, che andranno poi a formare il portafoglio Mandarine Unique Small & Mid Cap Europe, considerando principalmente cinque criteri, l’innovazione (sanità, automotive, industria 4.0), l’esposizione geografica (presenza internazionale), il posizionamento nelle nicchie di crescita ciclica, le M&A, dove interessi bassi e bilanci sani danno vita ad opportunità di acquisizione, e infine la regolamentazione (società che dispongano di certificazioni e che siano a norma per l’ambiente).
In ultima analisi, viene effettuata la costruzione del portafoglio di investimento attraverso lo stock picking, seguendo quattro pilastri nelle decisioni di investimento, ovvero l’analisi fondamentale, qualità, visibilità e sostenibilità del business model, incontri con le società (più di 400 incontri con società in un anno), il potenziale dell’earnings surprise versus consensus e infine una valutazione relativa alla visibilità e alla sostenibilità dei guadagni. Ne risulta quindi un comparto dove la gestione del rischio è messa in primo piano, un portafoglio ben diversificato, con volatilità ridotta, dove vengono selezionati titoli e business model unici, che presentano una decorrelazione fra di loro, con una diversificazione settoriale (e intra-settoriale) che tiene conto della ponderazione reale con i clienti finali. Il peso di un investimento è legato al grado di rischio della società piuttosto che al suo potenziale “upside” del prezzo.
A livello settoriale, il fondo investe il 25,03% del proprio patrimonio nel segmento industriale, seguito da quello finanziario (10,91%) e dei beni di consumo (8,86%). Mentre a livello geografico, I gestori concentrano più della metà delle masse del fondo in Francia (27,35%), Regno Unito (12,67%) e Germania (12,16%). L’Italia è il quarto Paese di investimento, con il 9,05%.