Vegas lancia ReVersal SIM (e porta in Italia i fondi di Northern Trust)

Giuseppe Vegas e Lorenzo Mion
Giuseppe Vegas e Lorenzo Mion. Foto ceduta

Da una parte un accordo in esclusiva con una delle più importanti banche private americane, la Northern Trust. Dall’altra l’idea di cambiare la cultura del risparmio gestito italiano. Parliamo di ReVersal SIM, la nuova società presieduta dall’ex presidente della Consob Giuseppe Vegas e dall’amministratore delegato e co-fondatore Lorenzo Mion (già senior manager in Italia di Redigita). Nella sede milanese, i due manager spiegano in conferenza stampa le caratteristiche della newco nel servizio di consulenza agli investitori e nello stile di investimento.

La visione dei soci fondatori

Alla base un parterre di azionisti di un certo spessore come Enrico Magni di TXT Group, Alessandro Mulinacci, partner fondatore dello studio legale Field Fischer e Andrea Sanguinetto, con oltre 25 anni di esperienza nel mondo degli investimenti con ruoli di vertice in Pramerica SGR e Credit Suisse AM. ReVersal parte proprio dalla convinzione dei soci fondatori: nei prossimi dieci anni il mondo degli investimenti in Italia subirà una piccola rivoluzione. “ReVersal propone un modello di distribuzione privo di incentivi e senza conflitti di interesse tra produttori e distributori, grazie al quale è in grado di ridurre i costi di gestione a circa un terzo rispetto alla concorrenza. Garantendo per tale via un maggiore ritorno netto agli investitori attraverso minori costi di gestione”. Rifacendosi alle migliori best practice anglosassoni, dove gli incentivi sono vietati, Reversal SIM “retrocede” al cliente i margini che riceve dai gestori e applica un’unica commissione di consulenza omnicomprensiva a fronte del sistema di numerosi costi e commissioni generalmente adottato in Italia.

Accordo in esclusiva

Nata alla fine dello scorso anno, operativa da maggio, la SIM ha da poco più di un mese siglato un accordo esclusivo per la distribuzione dei prodotti e servizi d’investimento di Northern Trust in Italia per la clientela private. Fondata nel 1889 a Chicago, la banca statunitense gestisce 1.300 miliardi di dollari. Grazie all’accordo, ReVersal è in grado di mettere direttamente a disposizione degli investitori finali italiani la struttura di ricerca, i portafogli e le soluzioni di investimento dell’asset management (personalizzate sulle esigenze della clientela più sofisticata), trattando ogni cliente privato come un investitore istituzionale, indipendentemente dall’ammontare investito. I valori dei consulenti finanziari indipendenti si combinano con un servizio d’investimento dal produttore al consumatore, dove l’asset manager è direttamente a servizio del cliente finale.

“Il nostro obiettivo principale è servire la clientela di fascia alta in Italia con un modello unico, privo di conflitti d'interesse e in abbinata con Northern Trust AM, tra i player più riconosciuti sul mercato globale per la gestione dei grandi patrimoni”, ribadisce l’AD Lorenzo Mion. Come farlo? Con una rete di private banker indipendenti (dalle 30 alle 50 unità) che verrà reclutata attraverso un modello innovativo. “Il nostro business plan è a medio lungo termine. Avremo dei clienti istituzionali ma puntiamo al retail, sperando in cinque anni di arrivare a gestire masse per 3 o 4 miliardi”.

Filosofia d’investimento

Tocca ad Andrea Sanguinetto, CIO e partner, spiegare invece la filosofia d’investimento. “Il nostro obiettivo è portare le stesse competenze che vengono erogate agli investitori istituzionali anche ai risparmiatori privati, partendo dalla conoscenza del cliente e individuando l’asset allocation strategica più corretta, svincolata rispetto al benchmark e rivista annualmente”. Nel costruire il portafoglio l’utilizzo dei fondi passivi la fa da padrone. “È molto difficile generare extra rendimento con una gestione attiva. Fanno aumentare i costi per il cliente a valle del continuo turn over di portafoglio e di scelte d’investimento molto concentrate. Per questo ci concentreremo su un ampio utilizzo di strategie passive e fondi indicizzati di Northern Trust ma non solo”. Nella costruzione dei portafogli vengono attuate infine una diversificazione fattoriale dei rischi e una diversificazione temporale.

Le diverse asset class hanno poi funzioni precise. Le risk asset sono utilizzate per fornire una crescita del capitale a lungo termine in modo efficiente dal punto di vista del rischio: tra queste l’azionario globale per la crescita del capitale, le obbligazioni high yield per generare reddito, le materie prime, il real estate e le infrastrutture per aumentare la diversificazione del portafoglio. Tra le asset class risk control, inserite per mitigare la volatilità e raggiungere gli obiettivi di breve termine, rientrano la liquidità, le obbligazioni investment grade per la generazione di reddito e le obbligazioni legate all’inflazione per la preservazione del valore reale del portafoglio. “L’attuale posizionamento tattico dei portafogli dei nostri clienti”, continua Sanguinetto, “vede un modesto rischio attivo costruito attraverso la preferenza del credito high yield rispetto alle azioni, delle materie prime rispetto ai mercati emergenti e della liquidità rispetto alle obbligazioni legate all’inflazione”.