Viale (Winton): “Combiniamo investimenti sistematici con professionisti esperti in metodologie statistiche”

Paolo_Viale__Senior_Vice_President__Winton_Capital_Management
immagine concessa

Il 2017 è stato un anno caratterizzato da una ripresa tangibile per l’industria del risparmio gestito in Italia, anno in cui gli investitori si sono mostrati maggiormente positivi sulle proprie aspettative di un miglioramento della congiuntura italiana del settore, registrando un aumento della tendenza degli stessi ad investire in prodotti finanziari. Da diversi trimestri, infatti, il profilo dell’investitore italiano si sta pian piano trasformando, metamorfosi data dai turbolenti contesti che hanno caratterizzato il Belpaese (politico e bancario in primis) con l’aiuto, certamente, delle dinamiche geopolitiche sparse per il mondo che hanno contribuito a fomentare l’incertezza nei mercati.

Secondo Paolo Viale, senior vice president nel team europeo di Client Advisory di Winton Group, i portafogli passivi a basso costo sono diventati l'opzione ideale in quanto i mercati sono aumentati vertiginosamente nell'ultimo decennio, ma, a suo parere, con molti indici che toccano i massimi storici, alcuni investitori hanno tuttavia cercato di diversificare i loro portafogli con strategie alternative. “Molti di questi prodotti sono recenti e non sono stati testati durante le precedenti crisi; gli investitori possono rimanere delusi se i modelli sui cui si basano non funzionassero più. Dal nostro punto di vista, riteniamo che un approccio d’investimento dinamico, supportato da rigorosa ricerca ed esperienza, soddisfi maggiormente le esigenze degli investitori nel lungo periodo”, afferma Viale.

Per il manager, sono “tre i fattori che stanno effettivamente trasformando il modo in cui gli italiani investono per il futuro: bassi tassi d’interesse, la necessità di finanziare pensionamenti più lunghi e una tendenza di allontanamento dai tradizionali portafogli long-only. Questo cambiamento sta spingendo il risparmio gestito in Italia, dove riteniamo gestori innovativi e basati su analisi dati siano ben posizionati per trarne vantaggio”, spiega l’esperto.

A livello macro, Viale specifica che l’approccio della società “si basa sull'analisi di lunghe serie storiche di dati per trovare deboli segnali di rendimenti attesi che utilizziamo per costruire portafogli diversificati e sistematici. Di conseguenza, non facciamo previsioni specifiche di tipo macro basate sulle azioni, per esempio, delle Banche centrali”. A detta dell’esperto, gli istituti centrali di tutto il mondo hanno chiaramente influenzato i mercati finanziari nell'ultimo decennio e, ad ogni modo, lo stile d’investimento dell’asset manager britannico ha comunque registrato risultati relativamente positivi in ​​questo periodo, nonostante dalla casa non abbiano cercato di prevedere ogni loro mossa.

Investimenti sistematici alla base

Winton è una società che si caratterizza per cercare di sfruttare al meglio l’abbinamento essere umano-computer. “Essendo stati all'avanguardia negli investimenti sistematici per 20 anni, abbiamo sviluppato una tecnologia per migliorare l'efficienza e la precisione delle nostre funzioni di gestione dei dati, della ricerca e degli investimenti. L'aggiunta di scienziati, ricercatori e professionisti degli investimenti con esperienza in metodologie statistiche a questa tecnologia crea una combinazione potente”, afferma Viale.

La strategia dell’asset manager è attualmente net long su azionario ed obbligazionario. L'esposizione è dinamica anche su valute, materie prime e strategie long/short, “offrendo così al portafoglio un'ulteriore fonte di diversificazione”.

Con riferimento all’offerta italiana, l’esperto spiega come il lancio del Winton Diversified Fund (UCITS) rifletta l’impegno della casa nel portare sul mercato italiano strategie sistematiche di alta qualità. “Il fondo offre agli investitori italiani l'accesso ad una strategia diversificata e multi-asset con un track record ventennale nella generazione di rendimenti in una varietà di fasi di mercato. Abbiamo due decenni di esperienza nell'applicare ‘data science’ agli investimenti finanziari. Con tecniche quantitative sempre più in voga e investitori stessi che utilizzano il termine ‘big data’, il mondo ci è venuto incontro”, afferma Viale.

“A differenza di società di gestione di fondi discrezionali, non impieghiamo gestori ed il nostro processo sistematico è progettato per rimuovere le emozioni dal processo d’investimento”, spiega. La responsabilità degli algoritmi della casa è affidata ai responsabili della strategia, che propongono modifiche ad una commissione per gli investimenti, presieduta da David Harding, CEO e fondatore di Winton, nonché un pioniere delle strategie di investimento sistematiche. “Questa struttura mitiga i pregiudizi umani presenti nel processo decisionale, pur mantenendo i benefici di responsabilità individuale e la vasta esperienza dell’asset manager”, conclude il manager.