La società è la prima PMI italiana a emettere un minibond garantito dal Fondo Centrale di Garanzia grazie alla sottoscrizione di un prestito obbligazionario di 2,2 milioni di euro da parte del Fondo Progetto Minibond Italia di Zenit SGR.
Essepi Ingegneria SpA, società di Sant’Albano Stura (CN), attiva in qualità di operatore indipendente nel settore dell’efficientamento energetico, nella vendita e nel trading di Titoli di Efficienza Energetica, è la prima PMI italiana a emettere un minibond garantito dal Fondo Centrale di Garanzia. Questo grazie alla sottoscrizione di un prestito obbligazionario di 2,2 milioni di euro, della durata di 5 anni, da parte di Progetto Minibond Italia, il fondo che investe in minibond gestito da Zenit SGR, una delle prime SGR indipendenti a operare in Italia. L’incontro è avvenuto sulla piattaforma fintech di Epic SIM. Il prestito obbligazionario, che sarà quotato a partire dal 20 aprile sul segmento professionale ExtraMOT PRO del mercato ExtraMOT di Borsa Italiana, offre una cedola del 5,4% con un profilo di rimborso del capitale di tipo amortizing.
I fondi verranno utilizzati da Essepi Ingegneria per finanziare il progetto Wind Sardinia, che alla data dell’emissione prevede la messa in funzione di 14 generatori eolici, di cui 2 già operativi a fine 2014. Nell’operazione Essepi Ingegneria è stata affiancata da EY in qualità di advisor finanziario, dallo Studio Grimaldi che ha seguito l’impresa dal punto di vista legale e dallo Studio Caravati Pagani che ha curato gli aspetti fiscali. Zenit SGR è stata assistita dal proprio advisor, ADB Analisi Dati Borsa, e dallo Studio Tosetto Weigmann per i profili legali; Eurofidi ed Eurocons hanno, invece, supportato la SGR per l’ottenimento della garanzia del Fondo Centrale di Garanzia. “Siamo orgogliosi di potere comunicare la prima sottoscrizione del fondo in un minibond assistito dalla garanzia dello Stato”, afferma Marco Rosati, AD di Zenit SGR, “e di aver finanziato l’operazione di sviluppo di Essepi, vera eccellenza del territorio. Crediamo fermamente in questa tipologia di strumenti alternativi al credito bancario perché le imprese italiane oggi si trovano ad affrontare un contesto di mercato estremamente competitivo e necessitano, quindi, di capitali che permettano loro di intraprendere in modo concreto i propri piani di sviluppo e di crescita”.