Le aspettative di una hard Brexit hanno subito un’inversione di rotta poiché Theresa May deve guidare i negoziati con una leva/capitale politico inferiori. Ma quali sono le future mosse delle società di gestione?
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Dopo il voto che ha dato vita alla Brexit, gli investitori che hanno sottopesato il Regno Unito dopo il referendum sono rimasti sorpresi dalla successiva positività delle performance dell’economia britannica. Le aspettative di una hard Brexit, che lo scorso anno avevano provocato la marcata svalutazione della sterlina, hanno subito un’inversione di rotta poiché il Primo Ministro Theresa May, oggi decisamente più debole e a capo di un governo di minoranza, deve guidare i negoziati per l’uscita dall’UE con una leva/capitale politico inferiori. La Gran Bretagna sembra quindi pronta a maggiori concessioni nei confronti dell’UE rispetto a quanto previsto in precedenza.
Philip Hammond, Ministro delle finanze, ha già dichiarato che il voto a favore dell’uscita dall’Unione Europea non mirava a rendere il Paese più insicuro o più povero, sottolineando così l’importanza prioritaria dell’economia rispetto a tutto il resto. A tal proposito, da Wisdom Tree, credono che l’orientamento adottato dal Tesoro contribuirà a stabilizzare la sterlina nel breve periodo.
Tuttavia, nonostante alcuni dati favorevoli, la crescita recente del Regno Unito è stata fortemente sostenuta da una spesa dei consumatori non sostenibile. La Banca d'Inghilterra è stata inoltre sorpresa dalla velocità con cui il deprezzamento della sterlina inglese si è tradotto nei prezzi dei beni; deprezzamento che ha spinto il costo delle merci importate in tutti i settori industriali. Da Allianz Global Investors fanno notare come ciò sia evidente nell'ultimo sondaggio economico della Commissione Europea per il Regno Unito, relativo al segmento retail. I dati di luglio indicano che il numero di aziende che prevedono di aumentare i prezzi nei prossimi tre mesi è commisurato all'inflazione dei beni di base, che dovrebbe raggiungere il 3% nel corso di quest'anno.
I fondi obbligazionari GBP con marchio Funds People 2017
Due sono i fondi obbligazionari sterlina che vantano del marchio Funds People 2017, ovvero il Blockbuster Eurizon Easyfund Bond GBP LTE dell’SGR italiana Eurizon Capital, e il Consistente Invesco UK Investment Grade Bond Fund dell’americana Invesco Asset Management. Il primo è un obbligazionario governativo GBP gestito dal team composto dai fund manager Luigi Fallanca e Giacomo Angiulli, il cui obiettivo è quello di conseguire nel tempo una crescita e un reddito sul capitale investito, generando un rendimento in linea con quello ottenuto da un portafoglio di strumenti obbligazionari emessi dal governo britannico (misurato dal rendimento del JP Morgan UK Government Bond Index). Il patrimonio netto del comparto è investito prevalentemente in strumenti finanziari di natura obbligazionaria o correlati al debito investment grade emessi da autorità pubbliche, o società private, di qualsiasi Paese e denominati in sterline britanniche, nonché in disponibilità liquide, compresi depositi a termine presso istituti di credito. In generale, la durata finanziaria del portafoglio sarà compresa tra gli 8 e i 14 anni. I gestori possono utilizzare strumenti finanziari derivati con finalità di copertura dei rischi, di efficiente gestione del portafoglio e/o di investimento. Il fondo registra un rendimento annualizzato a tre anni pari al +0,98%.
Il Consistente Invesco UK Investment Grade Bond Fund è invece un obbligazionario diversificato GBP che investe principalmente in strumenti obbligazionari di alta qualità (comprese le obbligazioni emesse da società e governi, e i titoli convertibili contingenti) denominati in sterline britanniche; in particolare il 56,3% del portafoglio è focalizzato in titoli con rating AA, e il 26,61% in titoli BBB, con scadenze che vanno per la maggiore dai 20 ai 30 anni (29,05%) e oltre i 30 anni (34,48%). Il fondo è gestito attivamente nel rispetto dei suoi obiettivi e non è vincolato da un parametro oggettivo di riferimento. Il rendimento annualizzato a tre anni del comparto è pari al +2,07%.
L’incertezza dell’equity brittannico
Secondo l’asset manager svizzero Pictet Asset Management, come per l’azionario dell’Eurozona, le prospettive dell’equity britannico sono particolarmente rosee dato che l’asset class offre un dividend yield di ben il 4,2%, e dove gli utili delle multinazionali locali dovrebbero inoltre essere sostenuti dalla debolezza della sterlina.
Posizione più difensiva la assumono da T. Rowe Price. Nonostante sia comunque difficile prevedere con sicurezza la possibile direzione dei colloqui tra il Regno Unito e l’UE sulla Brexit, per l’asset manager, è molto probabile che l’economia britannica subirà un duro colpo quando il Paese lascerà l’UE, soprattutto se ciò coinciderà con un rallentamento economico globale. Dalla società americana fanno sapere che i movimenti volatili dei prezzi potrebbero far sorgere opportunità di acquisto di breve termine, ma la possibilità di una hard Brexit e gli ostacoli al consumo che questa creerà, indicano che il contesto per gli investimenti britannici sarà probabilmente incerto. Perciò, secondo gli esperti di T. Rowe Price, bisognerebbe approcciare il Regno Unito con cautela, mantenendo una certa flessibilità per acquistare in momenti di debolezza, quando si presentano opportunità.
I fondi UK equity con marchio Funds People 2017
Nella lista dei fondi con marchio Funds People 2017 troviamo tre prodotti large cap blend, con rating Consistente, che investono nell’azionario britannico. Due di questi fanno parte dell’offerta dell’asset manager statunitense Columbia Threadneedle, con il Threadneedle UK Growth & Income Fund e il Threadneedle UK Overseas Earnings Fund. Il primo ha l’obiettivo di accrescere l'importo investito e fornire reddito, investendo almeno due terzi del proprio patrimonio in azioni di società di dimensioni maggiori, note e con un solido passato di crescita, nel Regno Unito. Il team di gestione cerca di investire, quando necessario, anche in società di piccole e medie dimensioni. Nell'ambito del processo di investimento, il gestore farà riferimento al FTSE All-Share Index, assumendo decisioni d’investimento in modo attivo, con la possibilità che vengano inserite in portafoglio posizioni non comprese nel benchmark. Il fondo ha fatto registrare un rendimento annualizzato a un anno pari al +3,11%.
Il secondo ha anch’esso lo scopo di accrescere l'importo investito, ma investendo almeno due terzi del proprio capitale in azioni di società del Regno Unito che derivano più della metà dei propri ricavi dall'estero. Nell'ambito del processo di investimento, anche in questo caso, il gestore farà riferimento al FTSE All-Share Index, assumendo decisioni d’investimento in modo attivo, con la possibilità che vengano inserite in portafoglio posizioni non comprese nel benchmark. Per quanto concerne le performance, il comparto ha fatto registrare un rendimento annualizzato a un anno pari al +3,38%.
Il terzo fondo UK equity che vanta del marchio Funds People 2017 è il Consistente The SEI U.K. Equity Fund, della società di gestione irlandese SEI Investments Global Limited, che ha l’obiettivo di conseguire una crescita a lungo termine del capitale investito. Il gestore potrà assumere sia posizioni long che short in società britanniche, dove le posizioni corte saranno assunte utilizzando strumenti derivati nella misura massima del 10% del patrimonio del fondo. Il rendimento annualizzato a un anno del comparto risulta pari al +5,68%.