I dati parlano chiaro: solo l’1,8% dei professionisti under 30 è iscritto all’Albo unico dei consulenti finanziari. I giovani scarseggiano nel sistema finanziario. Ma servono, eccome. Non che le altre categorie stiano meglio (l’invecchiamento demografico in Italia è un problema trasversale) ma certamente la categoria dei consulenti finanziari soffre parecchio. Il tema è sollevato nella seconda edizione digitale di ConsulenTia21, partendo dalle evidenze dell’osservatorio Anasf Real Trend e dalle recenti ricerche a cura di Finer. “I giovani ci sono e sono molto entusiasti”, dice subito Luigi Conte, presidente Anasf, “resta però il problema che si lega alla questione nazionale. Bisogna trovare il modo di trattenere i talenti che altrimenti sceglierebbero altro o andrebbero all’estero. I giovani potrebbero rendere servizio al Paese, in un’attività che ha un ruolo fondamentale non solo a livello economico ma anche sociale”.
AAA: la consulenza finanziaria cerca giovani talenti. Ecco perché puntare sugli under 40

Foto ceduta (Anasf)
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