L’Italia in questo ha trattato il suo assenso per la composizione della nuova Commissione anche chiedendo più flessibilità sul percorso di rientro del debito pubblico. E ora che, dopo ore di intense trattative, l’intesa è stata trovata con Jean Claude Juncker alla presidenza della Commissione Ue, dalle ultime bozze dell’agenda Van Rompuy è emerso proprio un richiamo alla flessibilità, secondo la quale si invita a “farne il miglior uso”. Ora la richiesta è di prestare “particolare attenzione” alle riforme strutturali che “rafforzano la crescita e la sostenibilità” della finanza pubblica nell’ambito delle valutazioni delle manovre di bilancio.
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