Adeguamento delle performance fees alle direttive ESMA: un processo a due velocità

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Philipp Berndt, foto concessa (Unsplash)

Le strutture delle commissioni di performance stanno diventando sempre più standardizzate in Europa grazie ai recenti sviluppi sul fronte della regolamentazione. Ma è ancora troppo presto per parlare di una loro armonizzazione completa. Secondo un recente studio di Fitz Partners, società di ricerca specializzata nel management dei costi per il settore del risparmio gestito, l'adeguamento al nuovo regolamento europeo sta avvenendo a due velocità diverse.

Stando ai nuovi requisiti di ESMA, tutti i fondi UCITS devono cristallizzare le commissioni di performance con una frequenza non superiore ad una volta all'anno e devono avere un limite superiore (High Water Mark) di 5 anni o una struttura di rimborso (Clawback).

Secondo i dati di Fitz Partners, il 52% delle strutture delle commissioni di performance aderisce già alle raccomandazioni dell'ESMA. Si tratta di una cifra notevole tenendo in conto che il regolamento entrerà in vigore nei prossimi mesi. Ma è un numero che non da traccia della sostanziale differenza di adattamento alla normativa se si prende in considerazione il domicilio del prodotto.

Scomponendo le cifre, dei 1.254 fondi analizzati di 120 gestori di fondi in Europa, Fitz Partners rileva una significativa disuguaglianza tra i due principali domicili europei, Lussemburgo e Irlanda. La Banca centrale d'Irlanda ha infatti adottato con anticipo un regolamento più severo che, entrato in vigore nel novembre 2020, ha reso tutti i fondi domiciliati nel Paese conformi alle linee guida dell'ESMA.

Dal canto suo, il regolatore lussemburghese, la CSSF, ha anch'esso implementato le direttive dell'ESMA. Ma i fondi domiciliati in Lussemburgo hanno tempo fino alla prima data contabile dopo il 5 luglio 2021 per aderire ai nuovi requisiti.

Cambiamenti nelle strutture delle commissioni degli UCITS

Tutto ciò ha portato ad un movimento significativo nelle commissioni dei veicoli UCITS in Europa. Secondo i dati di Fitz Partners, un numero significativo di fondi ha cambiato le loro strutture di commissioni di performance nell'ultimo anno per conformarsi alla nuova regola. L'88% di tutti i fondi in Europa che offrono una commissione di performance al maggio 2021 utilizzano un periodo di cristallizzazione (tempi di pagamento delle commissioni legate alla performance) di 12 mesi o più. Inoltre, il 72% di tutte le strutture di commissioni di performance misura ora l'effettiva sovraperformance dei fondi rispetto a un benchmark esterno.

Nonostante tutti i fondi non siano ancora pienamente conformi a queste linee guida, la ricerca di Fitz Partners mostra che molti prodotti hanno aggiornato le loro strutture di commissioni di performance negli ultimi 12 mesi per allinearsi alle nuove regole. "Abbiamo registrato che un numero significativo di case di gestione sta intraprendono una revisione completa di ogni elemento delle loro strutture variabili di carico dei costi. Le commissioni di performance vengono ristrutturate per garantire che vengano addebitate solo in condizioni di nuova sovraperformance o se hanno recuperato da precedenti sottoperformance", dice Hugues Gillibert, CEO della società di consulenza. Secondo il parere dell'esperto, tutti questi cambiamenti strutturali vanno a beneficio degli investitori e certamente aiuteranno ad allineare ulteriormente gli interessi degli investitori e dei gestori di fondi.