Adjriou (Carmignac Portfolio Global Bond): “Attendiamo il momento di ottimizzare la nostra allocation al credito corporate”

Abdelak Adjriou
Abdelak Adjriou, immagine concessa (Carmignac)

Il 2022 è entrato di diritto nella storia dei mercati finanziari a seguito di una delle più grandi correzioni dei mercati obbligazionari reddito fisso. La causa di questo ribasso è stata la stretta monetaria marcata e coordinata da parte delle principali banche centrali con l’obiettivo di contrastare le pressioni inflazionistiche elevate e persistenti. “Se da un lato a dicembre Fed e BCE hanno aumentato i tassi d’interesse di 50 punti base, in linea con le aspettative del mercato”, analizza Abdelak Adjriou, gestore obbligazionario del fondo con Rating FundsPeople 2022 Carmignac Portfolio Global Bond. “Dall’altro le rispettive conferenze stampa hanno assunto un tono molto più aggressivo di quanto precedentemente anticipato”, continua. “Negli Stati Uniti, mentre i tassi terminali sembrano rimanere ancorati intorno al 5,1%, la Fed continua a ribadire la rilevanza di un ‘mercato del lavoro ancora troppo caldo’”, osserva l’esperto di Carmignac in un’intervista a Fundspeople. “Inoltre, le ultime stime economiche suggeriscono che la Fed potrebbe continuare a adottare una politica restrittiva per un periodo più prolungato di quanto previsto dai mercati”, prosegue. “A fine anno, anche la BCE ha realizzato quello che sembra un intervento significativo, motivato principalmente dalle caratteristiche e dalla tempistica dello shock inflazionistico europeo”, prosegue. “Pertanto, il nostro assunto di base è che, pur prevedendo un'ulteriore stabilizzazione dei tassi d'interesse, questi rimarranno potenzialmente più elevati per un periodo più lungo prima di poter vedere un chiaro cambio di rotta della banca centrale entro la fine dell'anno. Questo fenomeno dovrebbe coincidere con una potenziale recessione, che a nostro avviso si verificherà nella seconda metà del 2023”, dice.

Opportunità nel reddito fisso

I recenti rialzi dei tassi d’interesse e l’aumento della volatilità hanno determinato una forte ripresa dei rendimenti nei mercati obbligazionari, generando così importanti opportunità per prossimi mesi. Ad esempio, i tassi dei titoli di Stato delle economie sviluppate sono attualmente in territorio positivo per la prima volta da diversi anni. Analogamente, i rendimenti delle obbligazioni High Yield e dei mercati emergenti hanno toccato punte del 10%. “Alla luce del contesto macroeconomico appena descritto, riteniamo che i driver di alpha subiranno una progressiva rotazione”, dice Adjriou. “Con la stabilizzazione dei tassi d’interesse, dovremmo assistere a una buona performance delle strategie di duration e della curva dei rendimenti nei primi mesi dell’anno. In questo modo si stabilizzeranno sicuramente gli asset high-beta e gli spread del credito”, afferma. “In teoria, non appena ciò avverrà, i mercati del credito che hanno già incorporato una recessione dovrebbero diventare il principale driver di alpha. Quindi attendiamo il momento in cui sarà possibile ottimizzare la nostra allocation al credito corporate”, dice.

Update del fondo

Carmignac Portfolio Global Bond è un fondo macro obbligazionario globale che si propone di fare leva sul pieno potenziale dei mercati del reddito fisso implementando strategie su tassi d’interesse, credito e valute. “La flessibilità del processo d’investimento ci consente di costruire un’allocation diversificata, fondata su solide conviction”, afferma il gestore. In base all’attuale contesto di mercato, il team di gestione ha aumentato la duration modificata del fondo per trarre vantaggio dal calo dei tassi d’interesse, per poi ridurla nuovamente così da raccogliere i profitti prima degli ultimi meeting delle banche centrali (da inizio novembre a oggi). “Abbiamo anche aumentato tatticamente la nostra esposizione netta al credito corporate non appena gli spread del credito hanno raggiunto la soglia dei 650 punti base, per poi ridurla a seguito del recente rally registrato tra fine settembre e fine novembre”, aggiunge Adjriou. “Infine, abbiamo recentemente aumentato la nostra esposizione alle valute difensive, in vista della recessione in arrivo. Tra queste rientra lo Yen giapponese, considerato il ritardo della Banca Centrale Giapponese nel ciclo dei rialzi”, conclude.