Amundi, obiettivo +50% nella gestione passiva entro il 2025 (grazie all’acquisto di Lyxor)

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Josh Calabrese, Unsplash

Accelerare nella gestione passiva con un obiettivo di crescita del 50% entro il 2025. Espandere la posizione di leadership negli alternativi liquidi con la creazione della linea di business ‘Amundi Alternatives’. Il 2022 comincia sotto i migliori auspici per Amundi che ha rivelato in una conferenza stampa le sue ambizioni in seguito all’acquisizione di Lyxor da Société Générale. Annunciata lo scorso aprile, l’operazione è stata finalizzata con due mesi di anticipo il 31 dicembre, per un corrispettivo di 825 milioni di euro. Grazie all’accordo, definito dal CEO Valérie Baudson “un grande passo in avanti per Amundi”, l’asset manager francese punta a sviluppare il potenziale di crescita in due aree chiave: la gestione passiva e gli investimenti alternativi liquidi. “Amundi è pienamente preparata ad essere il partner di riferimento in queste aree di competenze, sia per i clienti retail che istituzionali in Europa e in Asia, e quindi a proseguire la sua crescita in due mercati promettenti”, ha dichiarato Baudson.

Soluzioni passive: crescita del 50% da qui al 2025

Per quanto riguarda il mercato degli ETF, l’acquisizione di Lyxor ha consentito ad Amundi di salire in seconda posizione tra i top player in Europa, con 170 miliardi di euro di AUM combinati al 30 settembre 2021 e una quota di mercato complessiva del 14%. Ma l’ambizione del gestore non si ferma qui: l’obiettivo è di aumentare il patrimonio della piattaforma ‘Amundi Passive’, che comprende oltre agli ETF, soluzioni Indexing e Smart Beta e sarà diretta dall’head of ETF and Index solutions di Lyxor Arnaud Llinas, del 50% entro il 2025. “In un mercato in cui la dimensione e la scala sono fondamentali, la piattaforma passiva di Amundi ha rafforzato gli AUM raggiungendo oltre 282 miliardi di euro. Ciò rappresenta un passo importante per consolidare il posizionamento unico di Amundi come partner europeo per la gestione passiva”, si legge nel comunicato stampa diffuso a margine della presentazione. Un traguardo che sarà raggiunto seguendo tre linee guida principali: aumentando la copertura e la vicinanza alla clientela; accelerando la penetrazione nel mercato retail e puntando ad essere leader negli strumenti passivi ESG.

Nello specifico, Amundi si aspetta una forte crescita nell'adozione degli ETF da parte degli investitori retail sia attraverso portafogli modello che l'accelerazione del segmento degli ETF auto-diretti, soprattutto attraverso piattaforme online. Prevede inoltre un aumento degli investitori istituzionali disposti ad accrescere l’utilizzo dei passivi, in particolare per l'allocazione a reddito fisso e ESG, e anche un forte appetito da parte delle istituzioni non europee: “Grazie all'impronta duratura del gruppo in Asia e alla presenza in America Latina, Amundi è ben posizionata per affermarsi come fornitore passivo europeo preferito in queste regioni”, dice il comunicato. Infine, la convinzione del gestore è che i passivi giocheranno un ruolo fondamentale nella transizione ESG: “Guardando al futuro, l'investimento responsabile sarà l'obiettivo principale per qualsiasi lancio di prodotti all'interno della piattaforma: in linea con il piano ESG Ambition 2025 e l'impegno Net Zero di Amundi, Amundi ETF punterà a raddoppiare la percentuale di ETF responsabili - ossia classificati come SFDR 8 o SFDR 9 - disponibili per gli investitori, raggiungendo il 40% della gamma totale di ETF entro il 2025”, spiegano dalla casa di gestione.  

Nasce ‘Amundi Alternatives’

La seconda ambizione è legata agli investimenti alternativi liquidi, che nelle mire di Amundi saranno sempre più importanti per l’asset allocation dei propri clienti. L'integrazione di Lyxor ha permesso infatti di arricchire le capacità di gestione attiva con l'aggiunta di una nuova competenza, motivazione alla base della creazione della neonata linea di business ‘Amundi Alternatives’, che sarà guidata da Nathanaël Benzaken, chief client officer di Lyxor.

L'attività Liquid Alternative ha attualmente un valore di oltre 23 miliardi di euro, tra cui la piattaforma UCITS Liquid Alternative (6,3 miliardi di euro) e l'attività Dedicated Managed Account Platform (DMAP), che rappresenta 16,7 miliardi di euro di attivi. L'obiettivo del gestore francese è di aumentare gli AUM della piattaforma Alternative UCITS del 50% entro il 2025 e di accelerare lo sviluppo della DMAP verso i clienti istituzionali a livello internazionale.

Il CEO di Lyxor, Lionel Paquin, entrato a far parte del comitato esecutivo di Amundi, ha sottolineato che l’integrazione tra le due entità avviene in un momento di notevole slancio commerciale per Lyxor, in seguito ad 2021 straordinario per i risultati ottenuti: “I team Amundi e Lyxor lavoreranno da ora come un unico organismo, per costruire una leadership ancora più forte e innovativa", ha concluso.