Analisi di consenso: come si posizionano i 20 maggiori gruppi finanziari globali tra le varie asset class

Finance
Crissy Jarvis (Unsplash)

Il team di Natixis IM Solutions ha rilevato la temperatura dei 20 principali gruppi finanziari sul loro posizionamento per il 2024 in tutte le asset class. L'analisi della divisione solutions dell'azienda porta a conclusioni interessanti sulla visione di consenso.

Azioni

Per quanto riguarda le azioni, il rally dei "Magnifici Sette" dello scorso anno continua a pesare a livello psicologico. "Mentre molti investitori hanno perso le rivalutazioni del 2023, le grandi istituzioni finanziarie entrano nel 2024 abbastanza positive sul potenziale delle mega-cap tecnologiche", commentano Julien Dauchez e James Beaumont del team Solutions.

Il timore di perdere i rally del mercato azionario statunitense è aggravato dal fatto che le valutazioni del mercato americano sono significativamente più alte rispetto a quelle dei suoi omologhi. Per intenderci, all'inizio dell'anno l'S&P 500 era più caro del 34% rispetto all'indice MSCI All Companies ex US. "Quindi, anche se pochi vogliono trovarsi di nuovo dalla parte sbagliata dei movimenti di mercato, i rendimenti attesi per le azioni statunitensi sono inferiori al 5% per l'S&P nei prossimi cinque anni", commentano gli esperti.

Per quanto riguarda le altre aree geografiche, il sentimento per le azioni europee è ancora contrastante: alcune case sono molto positive, mentre altre sono sottopesate. Più positiva la view sul Giappone, dove nessuno dei principali gruppi è in sottopeso.

In termini di stile, si osserva anche un altro grande consenso: il ritorno della qualità come fattore preferito. Praticamente tutte le società ritengono che la qualità sia la chiave di volta nell'attuale contesto.

Infine, dal punto di vista settoriale, si registra una preferenza per le utility e i beni di consumo, che tendono ad avere una correlazione negativa con i tassi d'interesse.

Reddito fisso

Il reddito fisso rimane l'asset class preferita dal consenso per il 2024. In altre parole, si mantiene la convinzione del 2023 che sarà l'anno del reddito fisso, nonostante i titoli obbligazionari non siano andati bene come previsto. Secondo Solutions, i grandi istituti stanno cercando di raccogliere gli interessanti rendimenti dei titoli di Stato e molti stanno valutando la possibilità di estendere la duration e di ridurre le ampie posizioni di liquidità prima possibile.

Anche in questo caso, il fattore determinante nell'allocazione del reddito fisso è la qualità. Inoltre, la preferenza va al debito investment grade, perché si prevede un aumento delle insolvenze nel segmento high yield a causa del rallentamento della crescita economica.

Confronto con i dati storici

Ecco il paragone con il posizionamento di quest'anno con quello degli ultimi cinque anni: