La metafora utilizzata dalla società di gestione del risparmio milanese indica le attese di “tassi alti più a lungo”. La view è costruttiva sui titoli di Stato core, atteggiamento più cauto sulle azioni.
La fine del rialzo dei tassi da parte delle banche centrali prende forma nel flash sui mercati di Anima a ottobre. La società di gestione del risparmio milanese utilizza la metafora di un aereo che, una volta conclusa la fase di salita, raggiunge la quota di crociera. Ebbene, la quota di crociera è il “livello adeguato dei tassi” individuato dagli istituti, che “si preparano a tenerli alti a lungo” (anche se la Bce non esclude un improbabile ulteriore rialzo). Nella nota mensile di Anima l’andamento positivo dell’economia statunitense (con un PIL che dovrebbe aver registrato +4% nel terzo trimestre, sorretto da consumi e mercato del lavoro) spinge a posticipare l’inizio della recessione al 2° semestre 2024. Anticipata la tendenza dell’area euro, che dovrebbe vedere i primi effetti di una contrazione dell’attività economica già nel 2023, “mentre la Cina è ancora alle prese con diversi ostacoli sia ciclici, sia strutturali”.
Inflazione
Nessuno sviluppo, invece, sul fronte dell’inflazione che, secondo gli esperti, “continua a calare nella componente core, sebbene la dinamica dei prezzi dei servizi negli Stati Uniti si stia dimostrando ancora più resiliente delle attese”. In particolare, nell’area euro si dovrebbe assistere a un prolungamento ribassista sui beni core nei prossimi mesi, “mentre l’inflazione sui servizi si mantiene decisamente più vischiosa, nonostante i primi, timidi, segnali di picco, forniti, ad esempio, dai dati sulla componente svago e cura personale”.
Asset allocation, l’obbligazionario
Davanti a questo scenario, l’asset allocation di ottobre conferma, in gran parte, le indicazioni del mese precedente. In ambito obbligazionario, “l’ultimo mese – scrive ancora Anima – è stato caratterizzato da nuove pressioni al rialzo sui rendimenti, a partire da quelli dei Treasury statunitensi”, motivate, tra l’altro, dall’aggressività della Fed e dall’aumento dell’offerta netta di titoli di Stato. Questo movimento al rialzo si è trasmesso anche ai titoli di Stato di altre aree, compresi i governativi core dell’Area Euro e quelli italiani. In questo scenario, e in ottica di protezione contro rischi di coda Anima, conferma dunque la view costruttiva sui governativi core ma con una forte preferenza per le parti brevi delle curve su entrambe le sponde dell’Atlantico. Per questo motivo la view sui BTP passa da cautamente costruttiva a prudente. Nell’universo del credito, invece, Anima assegna ancora una netta preferenza all’investment grade rispetto all’high yield.
La view sull’azionario
Per quanto riguarda le azioni, prudenza sui mercati statunitense, europeo e italiano, in attesa di cogliere opportunità legate a un possibile rally nei prossimi mesi, che potrebbe essere favorito dalla resilienza della crescita e dalla fine del ciclo restrittivo della Fed. Negli Usa, a settembre l’equity ha registrato la positiva revisione delle stime degli utili delle società, in evidenza tecnologia e servizi di comunicazione. Fra i settori sovrappesati, Anima menziona quello dell’energia e quello dei beni di prima necessità; restano sottopesati prodotti industriali e immobiliare.
La società guarda poi ai settori difensivi in Europa, con una view positiva su healthcare, assicurativi, telecom ed energia; negativa su industriali, beni discrezionali e diversified financial. Nel dettaglio sul nostro Paese il giudizio è costruttivo su finanziari, utility integrate e lusso, mentre sulla tecnologia il posizionamento è prossimo alla neutralità ma con tendenza ad aumentare. Fra i settori in sottopeso, invece, ancora gli industriali, le utility regolate e le società indebitate trasversalmente ai settori.
Alla luce del rafforzamento del dollaro, infine, il giudizio sull’equity emergente passa a neutrale, in coerenza con quello espresso per Cina e Giappone.