Nel consueto flash mensile, la SGR milanese mantiene le scelte allocative invariate rispetto ad aprile. Resta la neutralità sull’azionario nonostante l’aumento della volatilità legata ai rischi geopolitici e alla revisione delle attese sulla politica monetaria.
L’avvio della nuova fase, legata al taglio dei tassi contestuale a un rallentamento della crescita globale, “si fa più vicino”. Nella consueta view mensile, Anima SGR si dice convinta che il processo disinflazionistico negli USA “acquisterà slancio nel secondo semestre, nonostante l’accelerazione dell’indice supercore” e anche in area euro la pressione dovrebbe continuare a ridursi.
Anche gli analisti della SGR milanese si aspettano un taglio di 50 punti base da parte della Fed nel secondo semestre, e vedono un primo taglio da parte della BCE già a giugno (per 75-100 pb complessivi). Da qui la scelta di mantenere “invariate” le scelte di asset allocation, “con una view positiva sulle obbligazioni governative core, più prudente sui bond corporate e neutrale sull’azionario, con un bias positivo sul nostro Paese”.
Aspettative di crescita e inflazione negli USA e in area euro
Negli USA le aspettative sono perché continui una crescita media “superiore al potenziale” sorretta dal buon andamento dei consumi personali e dagli indici ISM di fiducia delle imprese. Inoltre nel mercato del lavoro prosegue “il ribilanciamento dello squilibrio tra domanda e offerta”. E se l’inflazione, in particolare nella componente supercore, dovrebbe aggiustarsi al ribasso, “le variazioni dei prezzi dei beni core sono tornate in linea con la media pre-Covid”.
Nell’area euro i dati sul fronte crescita restano “coerenti con le nostre attese di un primo semestre di stagnazione e di una blanda ripresa nella seconda metà dell’anno” e qui, per quanto riguarda l’indice dei prezzi al consumo, gli analisti di Anima ritengono che “la strada di rientro delle pressioni inflazionistiche sia meno accidentata”. L’attesa, dunque, è che le “pressioni domestiche sull’inflazione continuino a ridursi, in coerenza con il segnale offerto dagli indicatori anticipatori, e anche grazie al progressivo rientro delle pressioni salariali”. View neutrale, infine, sull’altra grande economia da tenere d’occhio: quella cinese, che ha visto un PIL del 1° trimestre superiore alle attese (grazie soprattutto alle esportazioni).
Asset allocation
Alla luce di queste considerazioni macro, come detto, le scelte allocative mantengono l’indicazione di sovrappeso per le obbligazioni governative core (Treasury e Bund). Ancora un giudizio positivo anche per i BTP, “per cui i livelli attuali appaiono appetibili dopo che la correzione dei risky asset ha alimentato un allargamento dello spread”. Resta la prudenza sui titoli corporate “nonostante il modesto allargamento degli spread”, con una preferenza per l’investment grade e un approccio più cauto agli high yield.
View neutrale sull’azionario, che se pure vede un recente aumento della volatilità legati ai rischi geopolitici e alla revisione delle attese sulla politica monetaria, “a nostro avviso i margini di potenziale rialzo sono superiori rispetto a quelli di downside: la crescita degli utili sta offrendo un contributo positivo; la maggior parte del repricing dei Fed Funds è avvenuta; le fasi di plateau della Fed sono storicamente favorevoli a questa asset class”. Per gli esperti di Anima la fase di correzione rappresenta un’opportunità di acquisto, “mentre un approccio più prudente potrebbe diventare opportuno a giugno, in virtù del deterioramento della stagionalità”.
Nel dettaglio del mercato italiano, Anima mantiene un “cauto ottimismo” e conserva il posizionamento neutrale. Fra i settori in sovrappeso ancora finanziari, titoli del lusso e (in misura minore) quelli della tecnologia, sottopeso su industriali, beni di prima necessità e aziende indebitate di tutti i settori.